Teatro pieno di studenti ed insegnanti, sul palco Sven Beckert, autore de "L'impero del cotone, una storia globale". Così è iniziata la ricca giornata sabato del Premio Cherasco Storia, giunto alla sua sedicesima edizione.
Un Premio che di anno in anno è cresciuto, coinvolgendo per l'edizione 2017 licei e università non solo italiane, ma anche estere: "Govone" di Alba, "Giolitti-Gandino" di Bra, "G. Baruffi" di Ceva, "G. Peano - S. Pellico" di Cuneo, "G. Ancina" di Fossano, "V.B. Govone" di Mondovì, "G.B. Bodoni" di Saluzzo, "G. Arimondi" di Savigliano, "Giovanni da San Giovanni" di San Giovanni Valdarno, "V. Alfieri" di Torino, "Peter Pazmàny" di Budapest, università Sacro Cuore di Milano, Università degli studi di Torino, Università "Beijng Foreign Studies" di Pechino.
Di prestigio anche la Giuria chiamata a decretare il vincitore del Premio, presieduta dal giornalista Ferruccio De Bortoli, composta da Sergio Barbero, consigliere delegato alla Cultura del Comune di Cherasco, Francesco Benigno, professore ordinario di storia moderna all'Università di Teramo, Franco Cardini, professore ordinario di Storia medeivale all'Università di Firenze, Giovannella cresci, professore ordinario di Storia romana dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Claudia De Benedetti, consigliere della Fondazione De Benedetti Cherasco 1547, Alberto Melloni, professore ordinario di Storia del cristianesimo all'Università di Torino, Giusto Traina, professore ordinario di Storia romana all'Universitè Paris IV: Paris- Sorbonne, Stuart J. Woolf, professore emerito di Storia contemporanea all'Università Ca' Foscari di Venezia.
Dopo la lectio magistralis di Sven Beckert al Salomone, l'arrivo della ministra dell'Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli che ha iniziato la sua visita dal parco del castello visconteo. Al pomeriggio, nuovamente al Salomone per la consegna ufficiale del Premio.
A portare i saluti della Città, il sindaco Claudio Bogetti che ha ricordato come «Cherasco sia stata protagonista di tanti eventi storici che hanno segnato non solo la storia della città, ma anche del Paese intero, come le Paci, l'armistizio napoleonico. Cherasco è stata città natale di importanti personaggi come Sebastiano Taricco e l'Adriani. La storia si respira in ogni angolo della città - ha aggiunto - . È nostro dovere trasmettere la storia alle nuove generazioni, perchè solo attraverso la conoscenza si può decidere in libertà.»
Introdotta da Sergio Barbero, ha preso quindi la parola la ministra Fedeli che si è rivolta soprattutto ai tanti giovani che affollavano la platea: «Questo Premio è un'occasione importante per la comunità. Conoscere la storia è una chiave di lettura del presente, strumento per un futuro di uguaglianza, nel rispetto dei valori di ciascun individuo. La cultura è fondamentale per affrontare le sfide di ogni giorno scongiurando la caduta in un presentismo che tanto ci invade ma che è troppo corto, non guarda al futuro. La cultura è fondamentale per essere cittadini consci, preparati, consapevoli, non attori improvvisati che vanno avanti senza un copione.»
Sul valore della cultura ha insistito anche il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino: «Questo Premio è una vera scoperta, per la ricchezza dovuta al coinvolgimento delle scuole a livello internazionale. La ricchezza culturale che abbiamo in questo nostro Piemonte è il bene più prezioso». Ha poi accennato al Salone del Libro di Torino: «Si è confemato un appuntamento di alto livello, con grande partecipazione. Non c'è alcun braccio di ferro con Milano, anzi puntiamo alla collaborazione». Anche Chiamparino ha voluto rivolgersi in modo particolare agli studenti: «La cultura non è una merce che si compra in negozio, ma è qualcosa di particolare, che arricchisce la persona umana. Per questo non siate mai soddisfatti di quel che sapete perchè avere voglia di conoscere di più è la strada per poter migliorare voi stessi e la vostra comunità».
Quale rapporto può esserci tra cultura e impresa? A rispondere alla domanda è stato il neopresidente degli industriali cuneesi, Mauro Gola: «La cultura offre idee, chiavi di lettura, prosepettive nuove anche nel mondo industriale». Presenti alla cerimonia anche Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione Crt e Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Crc. Entrambi hanno sottolineato quanto le rispettive Fondazioni sostengano la cultura a 360 gradi, come una delle priorità per la comunità.
Claudio Calabi, principale sponsor del Premio, in memoria dei genitori Renato e Silvana De Benedetti: «Durante la loro vita i miei genitori hanno avuto un attaccamento molto forte e un senso di appartenenza con Cherasco, che continua ancora oggi, sepolti uno accanto all'altro nel piccolo cimitero ebraico della città».
Oltre al premio Cherasco Storia, da anni viene assegnato un riconoscimento per la divulgazione. dalla Fondazione De Benedetti 1547.
Quest'anno il Premio è andato al giornalista Ezio Mauro. «Non siamo degli storici - ha esordito, dopo aver ricordato le sue origini cuneesi, di Dronero - ma dei cronisti, degli indagatori della realtà. I giornali sono la prima misura del mondo. Il giornale non è una raccolta di fatti, nè una replica della realtà. È una gerarchia, un'organizzazione di fatti.»
Guardando alla situazione attuale, dove basta un click e si hanno migliaia di informazioni, ha cercato di dare una risposta alla domanda: nel flusso di informazioni che corrono oggi in rete, che ruolo ha il giornale? «Il giornale ha una funzione diversa. Non è semplice flusso, non raccoglie tutto. Il giornale esercita una funzione culturale che ha come primo compito quello di dare un criterio distintivo al lettore. Nel flusso di informazioni cerca di trattere quelle notizie che hanno significato e ne stila una gerarchia.»
La parola è passata al giovane Sven Beckert, vincitore del Cherasco Storia che ha esordito ringraziando l'Italia per la sua determinazione a voler continuare a divulgare la cultura del libro «un impegno non scontato, in molti posti questo non avviene. Scrivere un libro è un lavoro faticoso, spesso solitario e non si pensa che alla fine ci possa essere una giornata bella come questa. Il merito va anche a chi non viene mai presentato, ringraziato, a chi apre gli archivi, le librerie per consentire le ricerche e al traduttore. Quando leggete il mio libro in italiano non leggete me, ma chi ha tradotto.»
Parlando del suo libro ha sottolineato come questo parli di argomenti attuali: «uno più effimero, il cotone, che troviamo nella vita di tutti i giorni. L'altro, il capitalismo. Studiando, approfondendo "l'impero del cotone" si può capire la situazione di oggi, la globalizzazione, le sue dimensioni economiche, sociali, politiche su scala internazionale.»
Così come era iniziata al mattino, la giornata è stata chiusa con i ragazzi protagonisti. Ventun borse di studio sono satte assegnate ad altrettanti studenti. «È straordinaria la risposta - ha presentato Barbero - che ho avuto da aziende e privati cittadini quando ho proposto loro di donare queste borse di studio. Tutti hanno risposto positivamente, ritenendo l’investire sui giovani e sulla loro cultura un tassello importante per la società.»
Le borse sono state intitolate a Anna Vittoria Morra, Banca di Cherasco, Castello Visconteo di Cherasco, Costanzo Paola e Demetrio Galli della Mantica, Don Carlo Costamagna, Emanuele e Marisa Nasi, Eredi Lenta Domenico, Fondazione Cecilia Gilardi onlus, Francesco e Delfina Bonfante, Galup srl, Giorgio Segre, Giovanni e Maria Burdisso, Helmut Eggener, Maria Vittoria Costamagna, Mercatò, Ora Società Agricola, Panealba, Kiwanis Club MKockmuhl. I ragazzi premiati arrivano da licei e università di tutta la penisola e oltre confine: Edoardo Taricco (liceo classico internazionale - Alba), Simona Rosso, Letizia Polizzi e Carola Taricco (liceo classico - Bra), Leonardo Altare (liceo scientifico - Ceva), Marina Hula e Sara Marro (liceo scientifico Cuneo), Martina Bramardo (liceo classico - Cuneo), Chiara Busso, Francesca Conte (liceo scientifico - Fossano), Arfaoui Zohai e Prodan Tabita Lorena (liceo scientifico - Mondovì), Federico Martino e Domenico Boassi (liceo scientifico - Saluzzo), Rega Shtini e Alessandro Chiesa (liceo classico - Savigliano), Virginia Valle (liceo classico - Torino), Elisa Del Galdo (università - Milano), Anna Lilla Kery e Dorottya Anna Krtiston (università Ungheria).
L’impero del cotone interpretato da Vistaesuono Anche per l’edizione 2017 il Premio Cherasco Storia ha visto la partecipazione di Vistaesuono che ha interpretato il volume vincitore, “L’impero del cotone”, con una installazione sotto gli antichi portici di palazzo Mantica, che trasforma il testo in un’opera visiva in dialogo con l’architettura e gli spazi del centro storico.