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Saluzzese | 08 novembre 2017, 15:12

Primo “vis-à-vis” ufficiale tra l’“Officina delle idee per il futuro dell’ospedale di Saluzzo” ed il direttore dell’Asl Cn1 Magni

Confermata l’infattibilità del nuovo presidio ospedaliero unico. Per Saluzzo si prospettano integrazione sul Pronto soccorso, raddoppio dei letti di dialisi e ventiloterapia, mantenimento delle attività di chirurgia e di medicina oncologica

L'incontro tra l'Officina delle idee e il direttore generale Magni

L'incontro tra l'Officina delle idee e il direttore generale Magni

Francesco Magni, direttore generale dell’Asl Cn1, ha incontrato il consiglio direttivo dell’“Officina delle idee per il futuro dell’Ospedale civile di Saluzzo”, il sodalizio guidato da Giovanni Damiano.

L’incontro si è svolto lunedì sera, nella “Sala degli specchi” dell’ex caserma Mario Musso ed è stato il primo “vis-à-vis” tra associazione e dirigenze dell’Azienda sanitaria locale dopo l’atto costitutivo redatto nello studio notarile Quaglia.

Damiano ha parlato di un confronto “serrato e franco”, all’interno del quale sarebbe emerso “finalmente un quadro più definito sulla situazione relativa all’ospedale cittadino”.

Il primo punto sul quale ci si è soffermati è la possibilità di realizzare un ospedale unico tra Saluzzo e Savigliano, nel quale far confluire i due presidi attualmente esistenti. Un’eventualità che in queste ultime settimane ha aperto un divario tra le Amministrazioni comunali delle due città: “Magni ci ha ribadito – spiega Damiano - come il progetto non rientri nelle linee guida dettate dalla delibera 600 della Regine Piemonte”.

Proprio la determina tirata in ballo dal Dg prevede, invece, la ristrutturazione dei presidi di Saluzzo, Savigliano e Fossano. “La realizzazione di un nuovo polo ospedaliero – continua Damiano – non può contare su di una copertura finanziaria conosciuta e non è mai stata oggetto di formale proposta delle Amministrazioni cittadine del saluzzese o del saviglianese”.

Tornando al futuro dell’ospedale civile di via Spielberg, la direzione dell’Asl ha rimarcato “con chiarezza”, ricorda il presidente dell’“Officina”, quelle che saranno le linee di intervento inserite nel Piano direttorio.

In primis il potenziamento del Pronto soccorso, di cui abbiamo già dato ampia notizia ieri, in seguito all’invio di una nota stampa ufficiale. Durante l’incontro, Magni ha palesato, oltre all’arrivo di medici urgentisti, la “prospettiva di integrare in maniera più efficiente i servizi medici dell’emergenza sanitaria con il Pronto soccorso di Saluzzo”.

Verranno raddoppiati i posti letto del servizio dialisi, che passeranno da 6 a 12, e che troveranno spazio in toto all’interno dell’ospedale, e non più nella “Palazzina Einaudi”, edificio indipendente dallo stabile che ospita reparti ed ambulatori.

Un progetto che non può ancora giovarsi di una precisa tabella di marcia – precisa Damiano - ma che è in avanzata fase di progettazione, per ovviare a un grave problema di squilibrio nei posti dialisi dell’area Fossano, Saluzzo, Savigliano”.

Si continua, poi, con una “migliore organizzazione per l’assistenza dei pazienti dei CAVS (Continuità Assistenziale con Valenza Sanitaria), attualmente nella struttura dell’Ospedale, ma non integrati in essa”, con il “ritorno a 4 letti di ventiloterapia a Saluzzo”, vera eccellenza della sanità regionale grazie all’operato dell’equipe guidata da Nicola Launaro, che da alcuni anni era stata ridotta a due posti letto, con la “conferma delle attività di chirurgia attualmente in essere e con l’incremento costante delle stesse, in particolare sotto il profilo della chirurgia ortopedica e urologica”.

Confermate anche le “attuali attività di medicina oncologica”.

In seguito a nostre precise domande – aggiunge Damiano – il dottor Magni ha spiegato i modelli dell’organizzazione territoriale degli Ospedali in rete ed ha espresso l’avviso che l’asse Savigliano-Saluzzo-Fossano formi una rete sostenibile sotto tutti i punti di vista.

Proprio per questo, gli interventi in programma nelle ristrutturazioni, è stato ribadito, non prevedono alcun aumento di posti letto o di sale operatorie in alcuno dei poli ospedalieri, ma solo la messa in sicurezza degli stabili e l’efficientamento degli stessi”.

Spazio anche al bando per le nuove cucine presso l’ospedale di Saluzzo, che è stato aperto, e al bando per il deposito farmaci presso l’ospedale saviglianese: “In alcuno dei due casi – dice Damiano - non vi è in una deminutio delle funzioni ospedaliere, ma solo la razionalizzazione di aspetti comunque necessari”.

Ovviamente – conclude il presidente dell’“Officina” - starà ora alla nostra Associazione assumersi il compito di vigilare, seguendo da vicino la realizzazione di questo primo percorso finalizzato al miglioramento delle strutture sanitarie del saluzzese, nella prospettiva di una fattiva collaborazione con il direttore Magni e con chi gli succederà in futuro”.

Nicolò Bertola

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