Mercoledì 31 gennaio si verificherà un episodio più unico che raro. La luna sarà contemporaneamente “super”, “rossa” e “blu”. Ma cosa vuol dire? Andiamo con ordine.
La super luna si verifica quando il nostro satellite si trova nel punto più vicino alla Terra (il perigeo) a 358.994 chilometri. Questa situazione si era verificata lo scorso 1° gennaio, ma tornerà ad essere vicina proprio mercoledì 31 gennaio a 360.199 chilometri, un po’ più distante, ma impercettibile all’occhio umano: in quella data infatti potremmo vedere la luna in tutta la sua grandezza (o quasi). Il plenilunio ci permetterà di vedere il corpo celeste un 14 per cento più luminoso e il 30 per cento più brillante.
Ma il 31 gennaio sarà anche il “blue moon”, una definizione anglosassone che sta ad indicare quando si verificano due lune piene in un mese. Come in questo caso. Il termine “blue moon” deriva da un detto popolare “once in a blue moon” che serva ad evidenziare la rarità di un evento: potrebbe corrispondere al nostro “ogni morte di Papa”.
E non finisce qui. In alcune zone del mondo, purtroppo non in Europa, a tutte queste coincidenze si somma l’eclissi totale di luna. Eclissi che sarà visibile in Australia, Asia e nella costa occidentale degli Stati Uniti e la cui rifrazione con l’atmosfera terrestre porterà ad una colorazione rossastra, “blood monn”, luna sanguigna, o meglio, luna rossa. Il fenomeno si vericherà alle 14,20 ora italiana.
Saremo più fortunati tra circa sei mesi quando una nuova eclissi lunare si verificherà il 27 luglio: evento eccezionale che sarà visibile anche in Europa, ma avremo modo di vederla solamente “rossa”. Non “super” né “blu”.
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