A Ceva il fiume Tanaro è grigio. O meglio, le sue acque sono grigie. Una tonalità cromatica che ha allarmato alcuni abitanti, i quali, al termine della scorsa settimana, hanno preso contatto con l'associazione "Amici del Fiume", ipotizzando versamenti non corretti da parte di aziende a monte della città.
Il sodalizio cebano ha immediatamente avviato un'indagine che ha coinvolto anche altri "amici del fiume" dell'alta Val Tanaro, grazie ai quali è stato delineato un quadro ben preciso, che non dovrebbe lasciare spazio a dubbi o perplessità.
"Il colore e lo stato di torbidezza del fiume sarebbero generati da due condizioni in cui si trovano i torrenti Tanarello e Negrone, dalla cui confluenza nasce il Tanaro - spiegano su Facebook i membri dell'associazione -. Il Tanarello subisce ancora l'influenza delle gravi frane, non ancora stabilizzate, che hanno colpito la zona di Monesi e si presenta torbido e marrone chiaro; il Negrone, invece, è di colore grigio perché dovrebbero essersi verificati anche qui dei crolli nelle caverne calcaree in cui nasce, e di conseguenza presenta, in questo momento, quest'aspetto. Quindi nessun intervento esterno alle naturali dinamiche delle acque".
C'è però un risvolto negativo, in tutto questo: "Questo fenomeno non è certo positivo, poiché, in un momento di riproduzione da parte della fauna ittica, le uova potrebbero essere ricoperte di terra e questa non è indubbiamente la condizione ideale".
Nella discussione "social" è intervenuto anche il sindaco di Ormea, Giorgio Ferraris, che ha asserito: "Non c'è alcun punto preciso da cui inizia questo intorbidimento di colore grigiastro. Probabilmente lo scioglimento notevole della neve provoca scorrimenti e infiltrazioni che intorbidiscono l'acqua. Si tratta di un fenomeno anomalo e diverso dall'intorbidimento della terra delle frane che portava il Tanarello lo scorso anno".














