“Sono anni che lo affermo: poter contare su una banca dati con le impronte digitali dei nomadi, significa privarli della loro arma migliore per sfuggire alla legge, ossia l’impossibilità di essere identificati”.
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Cronaca | 27 giugno 2018, 07:26
“Identificare i nomadi? Può essere un antidoto alla criminalitá”
A sostenerlo da oltre dieci anni è il procuratore di Oristano Ezio Domenico Basso, originario del monregalese. Unico magistrato in Italia a contestare a rom e sinti il reato di associazione a delinquere
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