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Politica | 21 maggio 2019, 15:29

La Granda, i cittadini, il mondo produttivo hanno bisogno di opere utili da programmare con i territori

Partecipato dibattito nella Sala Falco del Centro Incontri della Provincia

La Granda, i cittadini, il mondo produttivo hanno bisogno di opere utili da programmare con i territori

Buona partecipazione, lunedì 20 maggio, al convegno “Parliamo di infrastrutture” organizzato nella Sala Falco della Provincia dalla lista “Chiamparino per il Piemonte del Sì”, gruppo di cui fa parte l’Assessore regionale all’Ambiente Alberto Valmaggia. Presente anche la fondatrice del Comitato “Si, Torino va avanti”, Giovanna Giordano Peretti.

“Usciti da un periodo di difficoltà economico-finanziario importante, quello delle infrastrutture sarà sicuramente un ambito di intervento su cui la Regione nei prossimi cinque anni dovrà impegnarsi e investire una parte significativa delle sue risorse e ricercare i finanziamenti necessari - hanno detto i candidati della lista del Presidente Chiamparino -. Abbiamo bisogno di opere utili da programmare con i territori, utili alla crescita del Piemonte e della Provincia di Cuneo, utili per una logistica moderna ed efficiente, utili a una mobilità rapida, sicura, pulita, comoda e capillare, utili al recupero e alla vivibilità dei centri urbani, utili alla difesa e alla manutenzione del territorio. Per questo siamo per il Piemonte del Sì”.

La serata, moderata da Marco Fino, è stata introdotta da Alberto Valmaggia: “La nostra è una lista dei sì: vogliamo affrontare i problemi della nostra Regione e governarne i cambiamenti, in un'ottica propositiva - ha detto -. In questi cinque anni nell’amministrazione regionale, ho avuto due deleghe che sembravano contrapposte: da un lato, la delega al verde, all'ambiente, dall’altro la delega all’urbanistica. Il futuro ci chiede la capacità di fare sintesi tra questi due fondamentali elementi della progettazione, urbana e regionale. Ci deve essere infatti un'idea di circolarità e di integrazione: bisogna considerare le ricadute ambientali delle singole opere infrastrutturali e collocarle in modo appropriato all’interno della cornice ambientale-paesaggistica. Questo sforzo di sintesi deve avere l’obiettivo di garantire lo sviluppo sostenibile dei nostri territori, ma ci vuole un approccio completo, organico e integrato”.

Quattro le esigenze prioritarie di cui discusso durante l’incontro: ferrovie; manutenzione delle strade; Asti-Cuneo, collegamenti internazionali e valichi; banda larga e infrastrutture per le nuove tecnologie.

“Il trasporto su ferro, sia per persone sia per merci, rappresenta certamente la soluzione ambientalmente più sostenibile - hanno sottolineato i candidati -. Per questo va continuato il lavoro avviato dalla Giunta Chiamparino per valorizzare ed utilizzare il patrimonio ferroviario cuneese. In questo senso dopo la riapertura della Savigliano-Saluzzo, chiusa insieme a molte altre tratte dall’Amministrazione di centrodestra, vanno approfondite soluzioni come la metropolitana leggera che possa utilizzare le reti già esistenti e collegare Saluzzo con Cuneo e Mondovì, ma anche recuperare tratte come la Ceva-Ormea e l’Alba-Asti. Sarà anche importante continuare nel rapporto con la proprietà della rete per puntare al raddoppio della Cuneo-Fossano, indispensabile per un collegamento adeguato del capoluogo della nostra provincia con Torino e ad un potenziamento del servizio della Torino-Cuneo-Nizza, corridoio europeo da sempre molto importante ed oggi da rivalutare”.

La Provincia di Cuneo è la terza in Italia per estensione della sua rete stradale (circa 3.200 km). Uno sviluppo rilevante che, oltre alla normale manutenzione, necessita di interventi di pavimentazione, segnaletica sia orizzontale che verticale, pulizia delle cunette, taglio della vegetazione e ripristino, sostituzione e integrazione delle barriere di sicurezza. “Un lavoro che con i tagli dei trasferimenti statali subiti dalla Provincia, questo ente da solo non può sostenere - hanno sottolineato i candidati -. Sarà necessario realizzare una programmazione e pianificazione di investimenti per la realizzazione di interventi che possano liberare dal traffico i nostri centri urbani migliorando la qualità della vita dei cittadini e rispondendo al mondo delle imprese con il miglioramento della viabilità che possa rendere più competitivo il nostro sistema economico e produttivo. Serve stimolare il Governo affinché, dopo gli annunci sul ‘ProteggItalia’, possa dare attuazione in tempi rapidi ad un piano straordinario per il dissesto idrogeologico perché, in ottica preventiva, servono interventi quotidiani e pianificati”.

Inevitabile un accenno all’Asti-Cuneo e ai valichi internazionali presenti sul territorio provinciale. “Non possiamo più attendere oltre il completamento dell’Asti-Cuneo, ormai nota alle cronache nazionali come ‘una grande incompiuta’ - hanno ribadito -. Non sono bastate le passerelle e i proclami di qualche mese fa per far riprendere i lavori di un’opera strategica per il territorio della Provincia di Cuneo che deve uscire dall’isolamento. Servono investimenti per i valichi, occorre monitorare i lavori sul raddoppio del Tunnel di Tenda, ma anche pensare ai collegamenti con la Liguria e la vicina Francia attraverso il Colle della Maddalena e, per finalità turistiche, il Colle dell’Agnello. Anche questo è costruire l’Europa”.

Ma si è parlato anche di infrastrutture digitali. Secondo i programmi, entro il 2020 dovrebbe realizzarsi il piano per portare la banda larga nelle aree cosiddette “a fallimento di mercato” (quasi 500 milioni di euro di investimenti complessivo). “Al momento va recuperato il ritardo rispetto la realizzazione delle infrastrutture in particolar modo nelle aree montane e nelle aree interne – hanno commentato i candidati della lista del Presidente Chiamparino -.  Il nostro impegno è rivolto ad uno sviluppo urbano sostenibile, alla promozione dell’intermodalità, allo sviluppo di sistemi di controllo e informazione, alla promozione di una mobilità ciclo-pedonale per migliorare la qualità della vita nelle città e connettere le aree marginali di montagna. Per uno sviluppo equilibrato e armonico di tutto il Piemonte, senza lasciare nessuno indietro!”.

A chiudere il dibattito è stato il Presidente della Provincia Federico Borgna. “Il fabbisogno di risorse per la manutenzione e la realizzazione di nuove infrastrutture in Provincia di Cuneo ammonta a circa 1 miliardo di euro - ha sottolineato -. Un intervento ingente, ma che potrebbe essere programmato e pianificato in 10 anni per renderlo sostenibile. Si tratta di infrastrutture necessarie per i cittadini ma anche per il mondo produttivo, per renderlo competitivo nei mercati internazionali. Per farle serve però una programmazione e una visione generale, per questo adesso serve dire Sì perché con i No torniamo indietro”.

 

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