Non è ancora stata formalmente ufficializzata la nascita del nuovo soggetto politico di Matteo Renzi che già in provincia di Cuneo c’è chi dice di voler fare sul serio.
Si sono insediati rapidamente (e provvisoriamente) i “Comitatiazionecivile” che fanno riferimento al leader toscano che ha lasciato il Pd.
Si tratta della sindaca di Verduno Marta Giovannini e di Floriano Luciano, già segretario particolare dell’ex assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero e, in passato, coordinatore di Scelta Civica.
Frattanto, si registrano le prime reazioni locali dal Partito Democratico.
Il segretario provinciale cuneese, Flavio Manavella, vicepresidente della Provincia, non si scompone più di tanto.
“Quella di Renzi – afferma Manavella - è stata una decisione che era nell’aria da un po’ di tempo....Non ci vedo nulla di straordinario e di drammatico in questa scelta anche perché, in un quadro politico in evoluzione come quello attuale in Italia, composizioni e ricomposizioni delle forze politiche sono fatti fisiologici. Non ho idea di quanti seguiranno Renzi qui in provincia di Cuneo, penso pochi – prosegue - ma lo vedremo nei prossimi giorni, anche perché il Pd a tutti i livelli, pur con i suoi limiti, rimane l’unico grande partito in cui si discute all’interno e nel quale nessuno è imprescindibile."
"Abbiamo tutti i nostri difetti ma vivaddio – afferma - non abbiamo padroni: i segretari passano ma la comunità partito resta. Quella di Renzi – considera Manavella, lasciando aperta la porta del confronto - non è una scissione traumatica e quindi ci saranno le condizioni per dialogare con la nuova forza che nascerà. Gli avversari politici stanno dall’altra parte, e di questo tutti siamo consapevoli”.
In Breve
martedì 22 luglio