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Attualità | 24 settembre 2019, 13:00

“Si può fare a meno di tante cose, ma di voi no”: a Barge la riconoscenza per i primi 25 anni di presenza della locale Croce rossa

Domenica la ricorrenza del 25ennale di fondazione, anche se alcuni tra i primissimi volontari CRI prestavano già servizio all’interno del gruppo comunale, quando le chiamate giungevano in Casa di riposo. Don Mario Peirano: “Scusateci se non abbiamo, come voi, avuto il coraggio di servire in modo disinteressato”

Le immagini del 25ennale della CRI Barge

Le immagini del 25ennale della CRI Barge

In una giornata di festa condivisa con le altre Associazioni e Consorelle, la sede di Barge della Croce rossa italiana ha festeggiato, domenica, i suoi primi 25 anni di presenza sul territorio della Valle Infernotto.

Una storia che, a dire il vero, supera complessivamente i 25 anni. Inizialmente, infatti, la prima ambulanza giunta in paese, una Citroen CX20, era guidata dai Vigili urbani di giorno e da personale volontario (tra cui alcuni dei primissimi volontari che successivamente sono passati in CRI) la notte.

Le chiamate arrivavano direttamente alla casa di riposo, che poi allertava l’equipaggio in turno. La dotazione in ambulanza era decisamente minima, se rapportata a quella odierna. Garze e bende, la barella e poco altro.

I primi contatti propedeutici alla nascita della Croce rossa a Barge furono quelli tra Domenica Perassi, la mamma dell’attuale consigliere comunale Elena Donzino, e Livio Chiotti, che oggi guida il Comitato CRI “Provincia Granda”.

Io e mia moglie – ha raccontato Chiotti proprio domenica – in quell’occasione venimmo a Barge per una corsa podistica, in qualità di cronometristi. Ci avvicinammo all’ambulanza presente per svolgere assistenza e scambiammo due parole proprio con Domenica, che ci manifestò l’intenzione di fondare anche a Barge una sede di Croce rossa”.

In Comune, ancora oggi, v’è traccia della lettera con la quale Guido Cardellino, storico e compianto presidente della Croce rossa di Racconigi, chiese appoggio all’Amministrazione per individuare locali idonei ad ospitare la sede CRI. La fondazione ufficiale avvenne il 30 gennaio 1994.

Inizialmente “Delegazione”, oggi “Sede”, la CRI Barge compone, insieme a Paesana e a Racconigi, il Comitato locale racconigese.

La prima sede per i volontari fu quella di piazza Galimberti, dove attualmente trova posto la Biblioteca, poi trasferita nei locali del campo sportivo e poi in via Ospedale, dove si trova tutt’oggi, nei locali della Casa di riposo destinati ad ospitare la CRI.

Oggi serve una nuova sede, più grande, per ospitare la Croce rossa bargese che, alla luce della continua crescita negli anni, si trova “alle strette” nei locali di via Ospedale. Su questo aspetto c’è l’impegno del Comune, sottolineato dal vicesindaco Nadia Beltramo, per trovare una soluzione nel tempo più breve possibile.

Partiti con un solo mezzo, il Citroen DS, il parco macchine si è sempre implementato: dal primo Fiat Ducato sino ad arrivare ai giorni nostri, con tre ambulanze, un veicolo per il trasporto disabili e le auto per i trasporti “ordinari” da e per gli ospedali.

Una crescita costante, anche in termini di uomini: 85 i volontari che fanno parte della Croce rossa Barge. Tra questi, anche coloro che hanno dato vita al primissimo gruppo, nato con la fondazione.

A guidare la realtà, dal 1994, cinque delegati, la figura che, nelle sedi distaccate, assume la delega del presidente: Margaret Duca Luxoro, Eva Baudino, Elio Beltrando, Ivan Fantini e Paolo Peirone, oggi in carica.

Domenica, nel corso della Santa Messa, don Mario Peirano ha voluto dedicare l’intera omelia alla Croce rossa. Un’omelia carica e densa di riconoscenza, come ricordato anche da Livio Ferrara, presidente della Croce rossa di Racconigi, che ha saputo davvero “arrivare al cuore”.

Mi ritengo fortunato – le parole del parroco – nel poter celebrare con voi il 25esimo anniversario della Croce rossa di Barge. 25 anni non sono poca cosa se pensiamo al prezioso servizio che voi avete svolto in questi anni. Vi ho visti nascere, vi ho, per così dire, portati al Battesimo. Vi ho visti crescere con tutte le difficoltà che ci sono per chi si pone al servizio degli altri. Ma non avete ceduto, ideale e tenacia hanno vinto. E noi siamo qui in festa con voi, innanzitutto per esprimervi il nostro grazie. Non c’è ringraziamento più grande di questo: l’Eucarestia.

Vorrei dirvi grazie a nome di tutti coloro che in questi anni hanno usufruito della vostra preziosa assistenza. Si può fare a meno di tante cose, ma di voi no.

Sempre pronti a partire e ripartire al primo richiamo di aiuto e di assistenza. Per tutte le persone che non possono più ringraziarvi, per loro e per le loro famiglie assistite vi diciamo grazie!

Per tutti coloro che non sanno apprezzare quanto di prezioso voi state facendo, per i cittadini distratti, il Parroco oggi esprime riconoscenza.

Riconoscenza è la prima parola che voglio dire. Chi può calcolare le ore spese per noi e per nostri cari ammalati. Dopo 25 anni di servizio sarebbe interessante calcolare il numero degli interventi che vi hanno visti pronti in qualsiasi ora del giorno o della notte. Senza esagerare affatto avete vegliato su noi sempre come angeli pronti a spiegare le ali per partire. Quanti voli in questi

25 anni, quanti servizi pronti e disinteressati.

Ma c'è una seconda parola che esprime questo giorno di festa. La seconda parola è Ricordo. In questa Eucarestia voglio ricordare coloro che hanno servito e non più tra noi, costoro continuano a far luce sul nostro cammino e sul nostro servizio. La terza parola che voglio dire per me e per tutti i cittadini di Barge è Scusa. Scusateci se non sempre vi siamo stati vicini, se non sempre abbiamo collaborato, se vi abbiamo lasciati soli in questo servizio di volontariato. Se non abbiamo, come voi, avuto il coraggio di servire in modo disinteressato.

Per ultimo voglio rivolgere un appello ai giovani. Giovani! Sappiate mettere a disposizione quelle fresche energie che avete. Non lasciatele fuggire così banalmente senza fare qualcosa di bello e di utile per gli altri. Barge attende!

Sono questi per voi giorni utili per riempire la vostra vita della vera gioia, perché solo chi dà può essere felice. Solo chi mette la propria vita a disposizione può essere nella gioia. Giovani di Barge vincete con il servizio la noia che tante volte intristisce e rende pesante la vostra vita.

Auguri e buon compleanno a tutti voi cari e preziosi amici della Croce rossa, che vegliate sulle nostre vite per renderle più belle e sicure. Amen”.

Terminata la Messa, poi, la sfilata, a sirene spiegate, per le vie del paese e il pranzo sociale nei locali di Ponte Grana.

Qui hanno portato i loro saluti a tutti i presenti, oltre ai presidenti Ferrara e Chiotti anche Nadia Beltramo, vicesindaco del Comune di Barge e Mario Corsino, in rappresentanza del Comune di Envie.

Poi, le premiazioni dei volontari benemeriti. Diploma e medaglia per Luca Boaglio e Cinzia Carignano, che hanno raggiunto 10 anni di servizio e per Elena Salvai, Mauro Galliano, Alessandra Clapier, Domenica Bertolino, Giorgio Re e Flavio Peirone, che da 25 anni – praticamente dalla fondazione – prestano servizio in Croce rossa a Barge.

Una bella giornata di festa che, tuttavia, non ha tralasciato un momento di ricordo per i volontari della CRI bargese scomparsi in questo 2019: Anna Piccato, vittima del violento omicidio dello scorso 23 gennaio, l’ex delegato Elio Beltrando e Mario Fenoglio, scomparso il 18 settembre scorso.

Nicolò Bertola

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