Tocca quota 24.196mila euro l’avanzo di amministrazione del Comune di Cuneo per l’anno 2019, assicurando quindi una crescita di circa 2 milioni di euro rispetto a quello dell’anno ancora precedente (e maggiore anche di quello del 2017): a darne notizia il vicesindaco e assessore con delega Patrizia Manassero, che è intervenuta nel corso della riunione della I^ commissione consiliare della città tenutasi ieri (lunedì 11 maggio) sulla piattaforma “Zoom”.
IL BILANCIO IN BREVE
Del totale, 9.542.236 euro corrispondono alla parte accantonata, 844.672 euro andrà riservata agli investimenti, 12.272.034 euro risulta vincolata e 1.537.536 risulta invece non vicolata.
Le entrate correnti toccano quota 54.144mila euro e quelle in conto capitale 8.620mila euro. Le imposte comunali forniscono alle casse del comune 16.220mila euro l’IMU, 9.457mila euro la TARI, 1.211mila euro gli spazi pubblici, 780mila euro la pubblicità, 214mila euro le affissioni, 6.458mila euro l’IRPEF, 1.676mila euro i recuperi delle evasioni e 153.714 euro la tassa di soggiorno. Per quanto riguarda le spese – che per l’anno considerato ammontano a oltre 25 milioni di euro, in parte fatti scivolare all’anno in corso - , quelle “rigide” e in particolar modo quelle legate ai 310 dipendenti del Comune ammontano a 12.378mila euro.
A pare sugli investimenti soprattutto – ma questa non è una novità – la manutenzione di strade ed edifici scolastici e la costruzione della nuova scuola nel quartiere San Paolo.
Nell’anno 2019 il Comune ha speso 842mila euro per l’accensione di mutui, un dato che risulta in costante diminuzione sin dal 2017 e che guadagna dalla chiusura di un mutuo da 439mila euro; l’indebitamento pro capite per ogni cittadino risulta quindi essere di 152,91 euro (dato considerato molto contenuto dalla vicesindaco).
Sul SITO DEL COMUNE il dettaglio del rendiconto di amministrazione scaricabile in pdf.
LA DISCUSSIONE
Oltre a qualche domanda più tecnica sulle singole voci del rendiconto, la discussione principale nel corso della commissione ha riguardato una singola domanda – deliberatamente posta dai consiglieri Nello Fierro e “Beppe” Lauria - : degli oltre 24 milioni di euro dell’avanzo, quanto sarà usato a sostegno della cittadinanza nel corso della “fase 2” dell’emergenza sanitaria?
Più accalorato l’intervento del secondo: “Nonostante la fase di difficoltà in cui ci troviamo le modalità della Giunta non cambiano, ci mostrate numeri e file in pdf senza dare indicazioni concrete: ci raccontate quanto siamo stati bravi nel 2019 mentre ci sono persone che non arrivano alla fine del mese”.
“La città, il Paese intero, sta andando del c**o! Dovete dirci dove intendete portare Cuneo e i suoi cittadini, non perdere altro tempo con tecnici ed esperti: la città deve sapere quali e quanti sono i soldi spendili! Servono iniziative concrete, non mozioni. E se non volete farlo per noi della minoranza potete continuare a far finta che non esistiamo, cosa che vi riesce benissimo… ma fatelo almeno per i nostri cittadini in difficoltà”.
In parte critici – anche se con toni molto più morigerati – anche i consiglieri Ugo Sturlese e Maria Laura Risso. Il primo ha apprezzato il conferimento di dati precisi “da analizzare per comprendere le scelte politiche della Giunta nell’immediato futuro” ma ha auspicato che le risorse non siano più impiegate per giocare “di rimessa” ma anticipando e prevedendo le necessità della popolazione; la seconda, nello specifico, si è rivolta alle famiglie e a quelle realtà che operano in loro favore.
“Respingo l’idea che l’amministrazione comunale non rispetti chi si è trovato in situazione di difficoltà nelle prime fasi dell’emergenza sanitaria – ha risposto Manassero, nonostante il consigliere Lauria avesse abbandonato la conference call – le misure messe in campo dal Centro Operativo Comunale sono state rapide e concrete. Poi, stiamo lavorando sulle possibilità di anticipare la cassa in deroga, a come risolvere il rischio della povertà educativa per i bambini e a come continuare a far fronte all’emergenza alimentare: tutti, insomma, lavorano in base alle proprie competenze”.
“I numeri del rendiconto amministrativo e la loro analisi possono essere banali e freddi ma bisogna capire che per usare in modo concreto le cifre a disposizione c’è bisogno di affrontare alcuni passaggi amministrativi: dobbiamo seguire delle regole, visto che facciamo parte di una struttura come il consiglio comunale. L’avanzo non vincolato presente nel rendiconto lo si può usare solo se prima si approva il documento; ho voluto quindi illustrare questi documenti perché fare ordini del giorno e interpellanze con sole richieste è facile, ma bisogna ricordarsi dei passaggi indispensabili”.