Una buona notizie per gli alunni delle scuole di Cuneo – e per le loro famiglie – che per l’anno scolastico 2019-2020 (prima, certo, dello scoppio del Covid-19 e la chiusura delle scuole) hanno sottoscritto un abbonamento al servizio di trasporto pubblico scolastico: l’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di operare una restituzione in denaro o la compensazione sull’abbonamento per il successivo anno scolastico, vista la mancata fruizione del servizio stesso a partire da fine febbraio.
A confermarlo gli assessori Davide Dalmasso e Mauro Mantelli, nel corso dell’odierna riunione del consiglio comunale, in risposta a due interpellanze presentate dalle consigliere Laura Peano (Lega) e Maria Luisa Martello (Cuneo Città d’Europa): entrambe si sono interrogate sulla possibilità di venire incontro alle famiglie in questo senso e, più in generale, su quale sarà l’aspetto del trasporto pubblico locale a fronte delle attuali (e future) restrizioni relative al distanziamento sociale.
“Il problema del trasporto degli alunni sarà al centro del ritorno delle attività scolastiche a settembre – ha assicurato Dalmasso - , ma ovviamente sarà necessario valutare molto bene, anche con le ditte coinvolte, tutte le specifiche a cui dovrà rispondere il nuovo servizio”: è stato calcolato che alle famiglie dovranno essere restituiti circa 60mila euro, distribuiti in base alla tipologia di abbonamento sottoscritta.
- IL SERVIZIO A SETTEMBRE
A gettare qualche preoccupazione in merito alla vicenda è, però, la relazione tecnica che l’assessore Mantelli ha letto durante la discussione – relazione in capo all’ingegner Piacenza - che pur sottolineando come il servizio attualmente sia rimasto attivo (previa anticipazione dell’orario estivo), nel periodo del lockdown si sia andati incontro a una riduzione del 95% della fruizione; dal 4 maggio in avanti è in atto una crescita lenta ma costante, che attualmente non ingenera problemi di sovraccarico. I problemi si moltiplicano ovviamente pensando alla riapertura delle scuole: i posti disponibili saranno la metà di quelli originariamente offerti, e a fronte delle misure di distanziamento sarà però sostanzialmente impossibile garantire il servizio per tutti.
“Si tratta però di una relazione tecnica – ha specificato Mantelli - . La nostra intenzione è quella di fare tutto il possibile per continuare a garantire il servizio in sicurezza: si procederà probabilmente gestendo i posti a sedere con un meccanismo “a scacchiera” e indicando invece con apposita segnaletica la distanza da tenere per i passeggeri in piedi”.