Dopo mesi di chiusira dovuti all'emergenza Covid-19, anche il Comune di Cuneo ha riaperto i numerosi parchi gioco dell'altipiano e delle frazioni. I lucchetti sono stati rimossi lo scorso 19 giugno.
Ma non dappertutto. E' stato richiuso quello di via Ghedini, una zona della città abitata soprattutto da famiglie. Il parchetto è molto frequentato, immerso nel verde e con giostrine a misura di bambini piccoli, in particolare quelli della fascia 0-6. C'è un'area con la sabbia, è recintato, ci sono i bagni e c'è il bar della bocciofila dove comprare un gelato o una bottiglietta d'acqua. Perfetto per i bambini e per le famiglie.
La manutenzione (ordinaria e straordinaria) dell'area è in capo alla Bocciofila Cuneese ASD, di cui è presidente Andrea Odello. Lo è dal 2010, su espressa richiesta dell'associazione e su concessione in convenzione da parte del Comune. E' l'associazione che si deve occupare della manutenzione del verde, della pulizia, del controllo delle giostrine.
Su questa convenzione Odello chiede un confronto con il Comune. A distanza di 10 anni. Nel frattempo ha deciso, seppur a malincuore, di chiudere il parco, il cui accesso è indipendente dalla bocciofila.
"C'è bisogno di chiarire in modo definitivo di chi è la responsabilità della gestione dell'area, che è di uso pubblico ed è aperta anche in orari e giorni in cui la bocciofila è chiusa", spiega Odello. "Stiamo aspettando che il Comune risponda alla nostra lettera. L'area della bocciofila è separata da una recinzione da quella del parchetto, ma sono in capo a noi le spese manutentive, tra cui pulizia, recupero del fogliame, taglio erba, irrigazione, manutenzione delle giostrine. Sono molto onerose e con le nostre risorse diventano insostenibili. Inoltre, trattandosi di un'area pubblica, indipendente e con libero accesso da parte di chichessia, è ovvio che la responsabilità civile e penale sia a carico dell’Amministrazione Comunale. Non può essere della bocciofila. La convenzione va rivista".