Il grido d'allarme, forte e tonante, si leva da Mondovì: "Pare che qualcuno si sia dimenticato della riapertura dei servizi educativi per l'infanzia, in modo particolare riguardo alla fascia d'età 0-3 anni".
A lanciarlo sono gli assessori cittadini al Sociale e all'Istruzione, Cecilia Rizzola e Luca Robaldo, i quali, in virtù del perdurare dell'emergenza e considerato il numero delle iscrizioni pervenute all'asilo nido comunale, hanno voluto appellarsi pubblicamente al Governo e, di rimbalzo, all'ANCI.
"Mondovì è un caso emblematico - dichiarano - : ad oggi le iscrizioni all'asilo nido comunale per il prossimo anno educativo sono oltre 70. La struttura, che, grazie all'impegno dell'amministrazione, è stata recentemente adeguata dal punto di vista sismico per poter riaccogliere i tanti bambini che le famiglie decidono di affidare all'eccellente personale alle dipendenze del Comune, raggiunge così la capienza completa, ma si trova - come tutti gli asili nido - a fare i conti con le preoccupazioni per l'anno alle porte. Ben comprendiamo le difficoltà di chi si trova ad amministrare e ad assumere decisioni di grande responsabilità in questo contesto d'emergenza, ma non è possibile che perduri l'incertezza circa un settore così importante".
Ecco, dunque, giungere il perentorio aut aut: "O il Governo spiega ai Comuni come intende riaprire questi servizi, oppure gli enti locali, come ormai pare essere divenuta abitudine, resteranno da soli e, da soli, dovranno fornire risposte ai cittadini. Il nostro è un appello che confidiamo possa essere raccolto anche da associazioni rappresentative come l'ANCI, affinché assuma ulteriore importanza e trovi soluzione al più presto: settembre è alle porte e non intendiamo essere complici della mancanza di informazioni da parte di chi dovrebbe decidere".