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Eventi | 27 luglio 2020, 10:00

Confermato il Concorso nazionale di chitarra "Ansaldi" a Briaglia: sarà "compresso" in una sola giornata

Appuntamento il 29 agosto. Causa Covid-19 non ci sarà il concerto di apertura e neppure la presenza di pubblico alle prove di esame

Immagine d'archivio

Immagine d'archivio

Scorrendo gli annali del Concorso nazionale di chitarra “sac. M.o G. Ansaldi” si rileva una evidente serietà nelle classifiche, diremmo addirittura severità, che connota chiaramente l’impostazione, fin dall’inizio, di una manifestazione basata sulla qualificazione dei concorrenti.

In 43 anni solo 5 sono stati i “Trofei Ansaldi”, assegnati a Masala di Sassari, Spruzzola di Milano, Laura di Imperia, Leone di Milano, Molmenti di Pordenone.

In ben 11 edizioni non è stato assegnato il primo premio nella categoria “Giovani concertisti”, la più prestigiosa, in quanto prevede programmi molto impegnativi nella letteratura di chitarra, sia dell’800 che dei secoli seguenti.

Per scelta del direttore artistico non sono ammesse opere trascritte da strumenti quali il liuto ed altri similari.

Per le categorie giovanili solo in 15 edizioni è stato assegnato il “Trofeo Levrone” per la eccellente interpretazione. L’ultima è stata quella del 2017, quando lo vinse Pavel Casamenti di Scansano (Grosseto), di appena 12 anni.

Nel corso degli anni si può notare come Enrico Baldassarre di Bari abbia vinto due di tali Trofei, nel 1994 e nel 1997. Si può ancora menzionare un fatto eccezionale: Enea Leone, di Milano, da vari anni Commissario di concorso, è stato l’unico, nelle 43 passate edizioni, che ha vinto, in vari anni successivi, tutti i primi premi delle 5 categorie e pure i Trofei “Levrone” ed “Ansaldi”.

La selettività è una positiva caratteristica che dovrà proseguire in futuro – spiegano i promotori – giacchè è la qualità dei concorrenti, non il numero a rappresentare la qualificazione dell’Ansaldi”.

Quest’anno, purtroppo, la manifestazione è "compressa" nella sola giornata di sabato 29 agosto, a Briaglia, perché le disposizioni conseguenti alla pandemia da Coronavirus ha impedito sia il concerto di apertura, come la presenza di pubblico alle prove di esame, imponendo pure un numero limitato di persone alla cerimonia di premiazione.

Un gesto generoso viene dal maestro del cioccolato, Silvio Bessone, con la famosa Bottega artigiana di Vicoforte Santuario, che aggiungerà alla targa dolciaria con logo del Concorso, anche la visita al suo Museo del Cioccolato.

Altra cortese visita è prevista alla Cascina Monsignore, per assaggiare i vini prelibati.

Premi si sono aggiunti in ricordo di don Pietro e Franca Servetti, il primo apostolo di tante attività artistiche per la formazione dei giovani, tra cui i Cineforum, la seconda preziosissima collaboratrice in tanti anni del concorso.

redazione

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