Confcommercio Ascom Bra ha riunito questa mattina (lunedì 26 ottobre) i capo categoria dei settori pubblici esercizi, attività della ristorazione, pub, gelaterie, pasticcerie per esprimere perplessità e contrarietà alla chiusura dei pubblici esercizi alle ore 18. Per la ristorazione è impedita l’attività del servizio principale della giornata, mentre per i bar si tratta di un’ulteriore forte contrazione dell’operatività.
La contrarietà si aggiunge alla consapevolezza che non esiste connessione tra la frequentazione dei pubblici esercizi e la diffusione dei contagi, come dimostrato da fonti scientifiche, che attribuiscono piuttosto ad altri fattori - mobilità, sistema scolastico e mondo del lavoro - le principali fonti di contagio.
“L'ennesimo colpo per somministrazione, commercio e turismo – ribadiscono duramente il direttore Luigi Barbero con il presidente Giacomo Badellino - che potrebbe causare la chiusura di numerose attività. In particolare per la ristorazione, bar e pubblici esercizi: è un colpo mortale, un colpo per centinaia di imprese e lavoratori dipendenti. Un vero massacro. Questa volta non ci sono alibi. Conosciamo gli effetti devastanti del lockdown sulla platea delle attività che saranno chiuse totalmente o parzialmente per decreto: i 70 giorni di chiusura delle attività del commercio, turismo e servizi sono costati la perdita del 60% di fatturato e un altro colpo, le nostre imprese, non lo reggeranno".
Confcommercio Ascom Bra condivide tutte le iniziative della Fipe Confcommercio, che si è immediatamente attivata affinché i ristori siano economicamente significativi, certi e immediatamente esigibili per tutte le imprese del settore.
Mercoledì 28 ottobre la Federazione sarà comunque presente in 21 piazze d’Italia per ribadire i veri valori del settore - economici, sociali, culturali ed antropologici - messi in seria discussione dagli effetti della pandemia da Covid-19, che sta mettendo a repentaglio la tenuta economica del settore, l’occupazione (a rischio oltre 350mila posti di lavoro) e il futuro di oltre 50.000 imprese.
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