Le decisioni adottate la scorsa domenica nei confronti della montagna pesano. Gli operatori del settore si sentono abbandonati, ma soprattutto umiliati per come è stata comunicata la decisione dello stop alla riapertura degli impianti: a sole 12 ore dalla presunta ripartenza.
La Prato Nevoso S.p.A e i commercianti del paese si uniscono e fanno fronte comune per protestare contro la chiusura imposta dal Governo: lunedì 22 dunque serrande abbassate.
"A Prato Nevoso, come in tutte le stazioni sciistiche, lo sci dà lavoro a centinaia di imprese, negozi, attività ed è proprio tutto questo mondo che lunedì 22 ha deciso di tenere tutti i negozi chiusi per aderire in massa alla importante iniziativa lanciata dal Popolo della Montagna che si terrà a Cuneo alle 10 in via Dante 51 davanti alla sede di Cuneo Neve promotore dell’iniziativa" - spiegano - "Nel vuoto colpevole di un Governo che ha umiliato lo sci italiano, anche chi vive di commercio, indotto, ristorazione è rimasto solo. Il popolo della montagna non sono solo i lavoratori e gli operatori delle stazioni sciistiche, bensì è tutto l’indotto e un intero territorio che basa la sua economia sul turismo della neve".
L'invito di Gianluca Oliva, ad di Prato Nevoso e di Gino Brenco, presidente dei commercianti è quello di unirsi al grido del "Popolo della Montagna" e partecipare attivamente alla manifestazione di lunedì.