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Ambiente e Natura | 01 aprile 2021, 07:45

Esposto a Carabinieri e Corte dei Conti sulla “capitozzatura” del Tiglieto di Brossasco

Atto del consigliere di minoranza Silvano Mori: “danno ambientale ed erariale, danneggiamento del patrimonio arboreo pubblico”. Replica il sindaco Paolo Amorisco: “Situazione di pericolo ha reso l'intervento improcrastinabile. Ultima potatura era del 2011”

"Il tiglieto", prima e dopo le operazioni di taglio

"Il tiglieto", prima e dopo le operazioni di taglio

Il taglio di alcuni tigli, a Brossasco, oggetto di un esposto ai Carabinieri Forestali e alla Corte dei Conti.

Dalla Valle Varaita, infatti, Silvano Mori, consigliere d’opposizione, ha scritto in merito alla vicenda della “capitozzatura”, così l’ha definita, delle piante presenti nell’area de “Il tiglieto”, lungo via vecchia Valle Varaita.

Mori paventa un presunto “danno ambientale ed erariale”, con un “danneggiamento del patrimonio arboreo pubblico”.

Un intervento discutibile e per nulla rispettoso della natura – scrive Mori – che denota la mancanza di alcuna competenza in materia da parte del programmatore dell’intervento”. L’attacco è rivolto a Patrick Ribodetti, assessore competente e responsabile del servizio tecnico comunale. 

La questione de “Il tiglieto” è stata oggetto anche di un’interrogazione consiliare, sempre scritta da Mori, e discussa nel corso dell’assise del 12 marzo scorso.

Tuttavia, il consigliere comunale ha deciso di rivolgersi alle autorità “per la continua imperizia degli interventi recentemente posti in essere.

La capitozzatura ha provocato di fatto gravi ferite alle piante, che sono quindi rese più pericolose nel lungo periodo”.

Sempre secondo Mori, “risulta chiaro il danno all’ecosistema”, considerando le funzioni a cui gli alberi assolvono (“drenaggio, stabilizzazione del suolo, depurazione delle acque superficiali, assorbimento di polveri, riduzione della temperatura, assorbimento di CO2 e gas climalteranti, riduzione degli inquinanti chimici, valore ornamentale e paesaggistico, incremento di valore degli immobili circostanti, supporto per gli insetti impollinatori”).

E ancora: “Gli atti compiuti sugli alberi in questione sono di una gravità senza precedenti, oltre al nefasto approccio visivo. La capitozzatura ben visibile nell’odierna situazione dell’area verde danneggia irreversibilmente la pianta anche per la sicurezza pubblica dei passanti”.

L’esposto, poi, amplia il suo raggio: “venga accertato se i dipendenti della ditta appaltatrice da parte del Comune possiedano i requisiti previsti: il loro intervento ha compromesso la stessa esistenza negli anni a venire del patrimonio arboreo.

Un apposito decreto ministeriale obbliga a scegliere personale competente, con qualifiche professionali del settore, con codice Ateco 81.30.00, che pare non abbia la ditta incaricata, e con attestati di qualificazione e manutenzione del verde. Inoltre, l’affidamento in questione non è conforme al codice degli appalti, precisamente all’articolo 34, sui criteri di sostenibilità ambientale”.

La situazione poco precedente all’intervento non destava problematiche di viabilità indicate dall’assessore competente e dal sindaco. – conclude Mori - Con questa ‘non potatura’ le piante inizieranno a marcire e ad indebolirsi, così che al primo vento o alla prima nevicata moderata potrebbero crollare totalmente o in parte, rischiando di colpire passanti o le auto in transito.

Tutti i criteri ambientali minimi sono improntati alla salvaguardia della fauna selvatica: ‘Le attività di manutenzione, devono essere eseguite creando il minore disturbo e danno alla fauna presente nell’area’”.

Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale il sindaco Paolo Amorisco è intervenuto sulla questione, in accordo con l’assessore Ribodetti.

Partendo dall’aspetto tecnico dell’interrogazione, preciso come l’intervento è stato disposto dal responsabile dell’Ufficio tecnico il 10 giugno 2020, dopo aver ravvisato una situazione di pericolo per l’incolumità dei passanti e del traffico sulla vicina strada provinciale e sulle strade comunali adiacenti. È stata disposta la potatura degli alberi ne ‘Il tiglieto’.

In quest’area, infatti, l’ultimo intervento di potatura risale al 2011: la situazione di pericolo per via dell’eccesiva altezza degli alberi e della lunghezza dei rami ha reso l'intervento improcrastinabile”.

L'intervento è stato affidato alla ditta Fratelli Dalmasso, con sede a Isasca, con una spesa di 2.500 euro, iva esclusa.

Mi sorprende l'apparente competenza botanica del consigliere di minoranza quando scrive della ‘architettura naturale degli alberi’ e che l’intervento appare troppo invasivo e senza rispetto della natura.

Come mai il consigliere Mori scrive sei mesi dopo l’adozione della determina, con tutto quello che vuol dimostrare di sapere sulla potatura degli alberi? Avrebbe potuto sicuramente intervenire a giugno 2020, in tempo utile per scongiurare l’intervento, se effettivamente avesse avuto rispetto della natura.

In tutto il nostro operato il rispetto della natura non è mai mancato: Brossasco è l’unico paese della Valle Varaita ad avere una stazione di ricarica per le auto elettriche. A breve, l’Amministrazione conferirà un incarico di progettazione per verificare la fattibilità di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati comunali.

Il rispetto per la natura si dimostra con i fatti e non con le parole e, i fatti, sono dalla nostra parte oltre ogni ragionevole dubbio. Tengo a precisare che noi, in questo caso, abbiamo salvaguardato la vita delle persone che poteva essere minacciata da improvvise cadute degli alberi per il forte vento o per le abbondanti nevicate”.

In merito alla regolarità della ditta appaltatrice, il sindaco ha precisato che “è regolarmente iscritta alla Camera di commercio per l’attività di silvicoltura e altre attività forestali e che pertanto era, come si usa dire, ‘proprio del mestiere’”.

Quei tigli sono stati potati per un’operazione di ringiovanimento degli alberi, al fine di ottenere nuovi getti di rami che, con percorso naturale, sostituiranno quelli potati.

Tutto questo, per noi, è rispetto della natura e tutela della pubblica incolumità e, che piaccia o non piaccia al consigliere di minoranza, sono entrambi prioritari nel nostro programma politico-amministrativo”.

In merito all’esposto di Mori a Carabinieri e Corte dei Conti, Amorisco è lapidario: “Se ritiene di continuare a fare polemica sulla questione è liberissimo di farlo. Ci riserviamo tutte le azioni necessario a difendere l’immagine del Comune”.

Nicolò Bertola

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