Gli obbiettivi del progetto “Custodi del suolo” sono ottenere un miglioramento dei suoli attraverso la diffusione di buone pratiche, sensibilizzando la cittadinanza sulla responsabilità alla cura del suolo, e tessere una rete di sostegno reciproco tra i partecipanti al progetto nei saperi e nelle pratiche, fino a farla diventare un seme di cambiamento sul territorio della Valle Varaita.
A questo scopo il percorso della seconda giornata pubblica partirà dall'azienda Agricola Biologica del custode Flavio Rebufatti, presso borgata Roccia di Sampeyre, 1100 mt, un territorio montano dove il connubio uomo natura non è sempre idilliaco.
La prima parte della giornata verterà appunto su questa esperienza di allevamento, dove dal 2013 l'attività è condotta secondo il metodo della stabulazione libera; questo significa che gli animali hanno un accesso libero alla stalla, composta da diversi box per le manze, per il toro, per il parto, e per i vitelli, che hanno la possibilità di restare con le loro madri fino allo svezzamento. L'alimentazione proviene principalmente dal pascolo e dalla fienagione, integrata da colture naturali provenienti da aziende locali, quali Bio Borghino, Kauss, Papavero Rosso. La produzione finale è la carne biologica in vendita diretta sul territorio a un gruppo d'acquisto solidale. Sarà possibile visitare la stalla in legno di larice appositamente progettata per questa modalità di allevamento con vista sulla nuova vigna di Solaris che entusiasma e fa ben sperare.
Dal latino laetus, cioè fertile, il letame è il concime da sempre più utilizzato in agricoltura. Davide Fazzi (veterinario) e Stefano Vegetabile (organismo agricolo Nuove Rotte) illustreranno i suoi segreti ed il metodo migliore per il suo utilizzo. Perchè non tutte le cacche sono uguali...
A seguire in una passeggiata culturale guidata dall’architetto e docente Barbara Martino, alla riscoperta degli antichi manufatti contadini raggiungeremo la Borgata di Foresto e attraverso un antico sentiero al riparo di alti faggi, arriveremo a località Ciampanesio, 1518 mt, sito di alpeggio e di produzione di ottime tome.
Nel primo pomeriggio si osserveranno e studieranno i microrganismi del suolo come origine della vita, con la docenza della Dott.sa Roberta Gorra, ricercatrice in microbiologia agraria dell’Università di Torino. L'area alpina ospita la più grande biodiversità di tutti gli habitat di alta montagna, nei suoi terreni vivono oltre 10.000 varietà di microrganismi come funghi e batteri, ma delle loro funzioni di solito non si conosce che una piccola parte. Non solo essi svolgono un ruolo chiave per la fertilità del suolo, ma l'agricoltura intensiva li ha progressivamente trascurati se non annientati; è importante quindi diffondere la conoscenza della loro importanza e valorizzare l'azione congiunta dei tre protagonisti della catena alimentare: terra, animale ed essere umano.
Nell'azione di comprare un frutto, una verdura o la carne scegliamo e sosteniamo anche il modello di agricoltura e allevamento che ci sta alle spalle, per questo risulta fondamentale l'orientamento verso un tipo di filiera corta e altamente sostenibile.
Il progetto, promosso da Spazio Vitale OdV, ha ottenuto il sostegno della Regione Piemonte nell'ambito del bando del terzo settore, in collaborazione con i comuni di Piasco, Rossana, Venasca, Isasca, Brossasco, Melle, Sampeyre, Casteldelfino, Bellino, dell’Istituto agrario di Verzuolo e del Centro Servizi per il Volontariato, con il patrocinio del Parco del Monviso.
Informazioni: 3339263155/ 3200552443 - spaziovitaleodv@gmail.com
In Breve
martedì 15 luglio
lunedì 14 luglio
Accadeva un anno fa
Agricoltura