Arriva la risposta del sindaco di Manta Paolo Vulcano e della sua giunta a seguito della presa di posizione del gruppo di minoranza Manta Insieme con il consigliere indipendente Mario Guasti.
Si tratta di cinque membri del consiglio comunale mantese che hanno scelto di non partecipare alle ultime due convocazione dell'assise comunale. La prima (ne abbiamo parlato qui) convocata per il 30 giugno, la seconda il 27 luglio (qui).
Oltre a Mario Guasti e alla capogruppo di minoranza Graziella Romano, non hanno partecipato i consiglieri Caterina Licciardello, Enrico Sbardellini e Santo Borza.
Alla base della levata di scudi la convocazione del consiglio comunale online con relativi "problemi di connessione di alcuni consiglieri e le difficoltà a intervenire nel dibattito pubblico".
La prima e la seconda missiva che spiegava al primo cittadino la decisione che aveva portato i cinque consiglieri a non partecipare all'incontro comunale era stato inviato agli organi di stampa e al Prefetto di Cuneo Fabrizia Triolo.
"La previsione di un collegamento a distanza del Consiglio Comunale - scrivono nella missiva il sindaco Vulcano e la giunta - non è frutto di un capriccio o di una velleità antidemocratica, ma l’applicazione di norme emanate per contrastare la pandemia, una triste e difficile realtà, che ancora costituisce un pericolo da non sottovalutare."
"La minoranza scrive - continua - 'Le convocazioni a carattere misto presentano in genere l’organizzazione opposta a quella proposta: il consiglio è convocato in municipio ed i consiglieri che lo ritengono opportuno, possono partecipare a distanza'."
Affermazione che viene giudicata: "Non pertinente".
"La convocazione - spiegano - si riferiva ad un Consiglio Comunale da svolgersi esclusivamente in videoconferenza. In aggiunta, proprio in considerazione delle critiche mosse dalla Minoranza dovute alla difficoltà di alcuni consiglieri a mettersi in contatto telematico, il Sindaco e la Giunta hanno messo a disposizione alcuni uffici comunali, attrezzati per il collegamento per il Consiglio Comunale, come peraltro riconosciuto nella lettera a cui si risponde."
E alla frase esposta nell'ultima lettera dalla minoranza: “La modalità di svolgimento a distanza rende assai più complicato ai consiglieri di consultarsi fra loro alla luce della presentazione da parte del presidente del consiglio dei vari punti all’ordine del giorno. La modalità di svolgimento a distanza ostacola il dibattito ed il confronto fra i gruppi. La modalità di svolgimento a distanza allontana il pubblico che in gran parte non sa come collegarsi in diretta e quando, oltre che come, collegarsi per seguire in “differita” sindaco e giunta replicano in tre punti.
In primis: "I consiglieri possono ritrovarsi prima del consiglio nel luogo che ritengono più opportuno per discutere di tutti i punti all'ordine del giorno."
Poi, continua nell'elenco: "Il dibattito ed il confronto tra i gruppi è possibile anche se le riunioni si svolgono in videoconferenza (quando la Minoranza partecipa!), oltre che auspicabile, tant’è che se fosse vero il contrario questa modalità di svolgimento delle riunioni non sarebbe stata resa obbligatoria da parte del Governo in seguito all’insorgere della pandemia e non sarebbe tutt’ora fortemente consigliata al fine di contrastarla; "
Infine: "La partecipazione del pubblico al Consiglio Comunale in videoconferenza è agevolata in quanto è fatto noto che ormai in tutte le famiglie c’è un dispositivo utilizzabile per il collegamento e, in aggiunta, le videoconferenze danno la possibilità a chiunque di prendere visione di quanto accaduto, anche in momenti successivi, in quanto registrati e pubblicati sul sito istituzionale, aumentandone la trasparenza. Non è affatto vero che il pubblico 'in gran parte non sa come collegarsi in diretta e quando, oltre che come, collegarsi per seguire in differita'. Le persone, in realtà, sono molto più preparate di quanto la Minoranza vorrebbe farci credere."
Alla minoranza che si diceva non essere a conoscenza di consigli comunali in altri comuni convocati online, Vulcano con giunta, rispondono: "Ogni Amministrazione Comunale ha la possibilità di fare delle scelte nell’interesse dei cittadini. La nostra è stata una scelta motivata, che ha cercato di coniugare diverse esigenze, tenendo conto della particolare situazione che stiamo vivendo e che purtroppo non è ancora risolta, che anzi pare vada nuovamente aggravandosi."
E sulla mancata convocazione delle Commissioni: "sarebbe stato opportuno che la contestazione fosse stata specifica e che fossero stati indicati i nominativi dei Consiglieri interessati. Nella realtà tutti i Consiglieri facenti parte delle Commissioni interessate sono sempre stati regolarmente convocati, presso il domicilio da ciascuno eletto. Sarebbe bastato controllare la posta elettronica."
E infine commenta la scelta espressa di non partecipare all'assise da parte dei cinque consiglieri come: "Strumentale e ingiustificata."
"Tale comportamento - prosegue - proprio perché privo di motivazioni valide, non può che essere fortemente stigmatizzato, in quanto di fatto diretto a boicottare ingiustificatamente (ma un boicottaggio potrebbe mai essere ritenuto giustificato?) il regolare e democratico svolgimento dell'attività amministrativa del Comune che ha nel Consiglio la sua massima espressione."
"Questo - conclude la lettera firmata da Paolo Vulcano e dalla giunta - si risponde e questo si segnala al Prefetto, non potendosi considerare tale comportamento manifestazione di una legittima opposizione, tanto meno costruttiva."





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