Anche quest'anno, in occasione della festa di San Rocco, i discendenti dei panettieri niellesi emigrati in Francia a inizio '900, hanno raggiunto Niella Tanaro.
Lo scorso lunedì 16 agosto, come da tradizione, italiani e francesi hanno posato per una fotografia che possiamo definire come un "ritratto di famiglia", al centro del quale siede Géraldine Giraud, giornalista francese di cuore niellese che, grazie a un accurato lavoro di ricerca, durato anni, ha dato alla luce il primo docufilm dedicato alla tradizione del pane che lega Niella Tanaro alla Costa Azzurra.
Il suo lavoro ha generato un positivo effetto domino sulle comunità dai due lati delle Alpi, ravvivando la fiamma dell'amore per il pane e, attraverso il suo gruppo Facebook "Le pain de Niella Tanaro", sono tante le persone che hanno ritrovato il legame con le loro radici italiane e che hanno iniziato a condividere ricordi e testimonianze.
Un lavoro in continua evoluzione, portato avanti anche attraverso la stesura di un albero genealogico di tutte le famiglie di panettieri emigrate nel secolo scorso. "Ci sono voluti tre anni per costruirlo ed è stato possibile solo grazie all'aiuto di moltissime persone" - ha spiegato Géraldine. Quando il lavoro sarà ultimato verrà realizzata una piccola opera, con l'aiuto di un grafico, da donare al comune.
La Festa di San Rocco, tradizionale appuntamento dell'estate niellese organizzato con l'Associazione San Rocco NT, si è svolto nel rispetto delle norme anti covid con la celebrazione della S. Messa con la benedizione dei pani preparati con i semi di Nigella, seguita dalle note dela fisarmonica di Enrico Mondino con il canto dei panerrieri "Ceux de La niella" e "Ven che 'nduma".
Anche Jean Claude Rosso, con l'ex presidente del sindacato dei panettieri e pasticceri francesi, ha raggiunto Niella per donare al comune un frantoio che utilizzava quando lavorava come garzone in Costa Azzurra e che verrà esposto in municipio come la laminatrice dei fratelli, due piccoli ma importanti tasselli per un futuro museo del pane.
A suggellare la festa è stata poi la consegna della Coppa di Celestino Camilla, vinta nel 1934 nella gara dei fattorini del pane e ritrovata da Christiane Cappati, nipote della di Battista Vassallo, proprietario della panetteria dove lavorava Célestin.
Il prezioso trofeo era stato dato a Christiane Ipert Garente, nipote di Célestin che ha deciso di donarlo al comune di Niella per permettere a tutti di conoscere e tramandare la storia di Célestin, emigrato in Francia e diventato ciclista professionista vincendo anche due tappe della Vuelta.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Gli appuntamenti estivi dedicati alla filiera del pane continuano con la Festa del pane
Sabato 4 settembre
10 inizio festa
10,30 battitura del grano
10,30-19 bancarelle per le vie del paese
20 cena
Domenica 5 settembre
11 inaugurazione
10,30-19 bancarelle per le vie del paese
13 pranzo
alle 16,00 battitura grano
alle 22,00 proiezione DocuFilm "In nome del pane" di Géraldine Giraud in piazza Giondo