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Fossanese | 07 ottobre 2021, 17:22

"Mi infilò il pollice nell'occhio sinistro. In un attimo non ho più visto"

Il fatto a Fossano nel dicembre 2018. Ex impiegato a processo con l’accusa di lesioni gravissime per il danno permanente che avrebbe provocato a un’amica

Foto generica

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È a processo in tribunale a Cuneo, imputato di lesioni gravissime nei confronti di una donna con la quale, a detta di quest’ultima, avrebbe intrattenuto una relazione di amicizia e frequentazione. L’uomo, ex impiegato amministrativo in un istituto superiore, è chiamato a difendersi dall’accusa mossagli dalla Procura di aver spaccato il bulbo oculare alla parte civile infilandole e premendo con violenza un dito in un occhio.

L’episodio a Fossano, il 28 dicembre 2018. La donna, interrogata dal procuratore aggiunto Gabriella Viglione, ha dato la sua versione: “Ci siamo conosciuti nel 2016, eravamo entrambi ricoverati nel reparto psichiatria. Non avevamo una relazione, ci frequentavamo. Forse eravamo più che amici. Io andavo a trovarlo a casa, non abitavamo insieme. Lui era violento, mi picchiava, ho pensato tante volte di lasciarlo perdere, glielo dicevo. Ma non ce la facevo a stargli lontana. E' colpa mia. Gli davo dei soldi se ne aveva bisogno. Quella sera aveva bevuto: aveva ricevuto una telefonata da una sua amica e quando ha riattaccato era arrabbiato. Io ero sul divano, mi si avvicinò e prima mi prese a schiaffi e poi mi infilò il dito pollice nell'occhio sinistro. In un attimo non ho visto più. L’occhio si stava gonfiando, era tutto viola. Gli dissi di portarmi in ospedale e lui mi si mise a ridere. Mi disse di averlo fatto apposta. Sono scappata. Sono tornata a casa mia e la mattina dopo ho chiamato il 118. Dopo non ho avuto più contatti con lui. Ho subito tre operazioni che hanno permesso di salvarmi l’occhio, ma non la vista".

Presente in aula, come testimone di parte civile, un medico dell'ospedale di Cuneo: "La donna, arrivata in pronto soccorso, presentava lo scoppio del bulbo oculare e non vedeva la luce. Non ci sono possibilità che lei torni a vedere. Il grande problema del trauma contusivo è l’ipotono".

Il 22 ottobre l’imputato renderà il suo esame.

CharB.

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