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Attualità | 12 novembre 2021, 11:25

Covid, in tutta la Granda una manciata di ricoveri e "solo" due in intensiva

Ospedalizzazioni a quota 15 negli ospedali dell’intera provincia, dove gli unici pazienti gravi sono quelli arrivati dalla Romania a Cuneo e Saluzzo. In tutto il Piemonte 243 ricoverati: un anno fa erano 5mila

Covid, in tutta la Granda una manciata di ricoveri e "solo" due in intensiva

Il Piemonte resta in zona bianca anche la prossima settimana. Lo ha annunciato ieri il presidente Alberto Cirio.

Il dato che al momento lo consente in misura maggiore, e che in definitiva è il più importante di tutti, il vero fine della vaccinazione, è quello dei ricoveri.

La nostra regione è tra le migliori in Italia: a ieri, era occupato il 3,7% delle terapie intensive. Nei reparti ordinari l'occupazione è al 4,2. Tradotto in numeri: 23 persone in intensiva e 243 nei reparti.

Se facciamo un salto indietro di un anno, ci rendiamo conto, nonostante l'aumento dei contagi, che è lento ma progressivo, di come sia cambiata la situazione. L'11 novembre del 2020 avevamo 340 persone ricoverate in terapia intensiva e 4970 nei reparti ordinari.

Un numero spaventoso, tanto che, proprio un anno fa, la Regione apriva un bando per reclutare personale medico e infermieristico extracomunitario, tale era la pressione sugli ospedali.

Se ci concentriamo sulla provincia di Cuneo, i numeri sono decisamente buoni, al momento.

Sono "solo" due i ricoveri in terapia intensiva, uno al Santa Croce e uno a Saluzzo. Si tratta dei due cittadini rumeni trasportati qui in gravi condizioni, in risposta alla richiesta di aiuto avanzata al Governo italiano dal Governo rumeno, in forte difficoltà nella gestione della pandemia.

A Verduno nessun ricoverato in terapia intensiva per Covid.

Nei reparti ordinari i ricoveri totali sono tredici (6 a Saluzzo, 3 al Santa Croce, 4 a Verduno).

Sul fronte vaccinazioni il Piemonte è in linea con la media italiana, mentre sta accelerando con la dose booster. Questo il dato aggiornato a ieri: prima dose per il 78,39% della popolazione; seconda dose per il 74,77% e terza dose per il 7,88%. In Italia la media della popolazione che ha ricevuto la terza dose è del 4,43%.

Barbara Simonelli

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