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Politica | 01 dicembre 2021, 18:41

Elezioni in Provincia: si presenta la lista di Granda in Azione

I candidati: Pietro Danna, Ivana Casale, Daniela Pioppi, Francesca Policriti, Daniela Sandrone, Sismia Selvaggia Spertino, Silvio Artusio Comba, Lorenzo Busciglio, Marco Dessì, Francesco Papalia, Vincenzo Pellegrino ed Emanuele Sottimano

Il simbolo della lista "Granda in Azione"

Il simbolo della lista "Granda in Azione"

Si fa sempre più vicino il rinnovo del Consiglio provinciale. A dare formale sanzione alla propria candidatura per la consultazione del prossimo 18 dicembre (voteranno oltre 2.800 amministratori per conto dei 247 Comuni della Granda) è ora "Granda in Azione", con una nota stampa in cui svela i nomi dei candidati.

In vista delle elezioni provinciali del 18 dicembre, la lista “Granda in azione” è stata la prima a formarsi ed a presentarsi agli elettori, e nasce al termine di un profondo ed intenso periodo di confronto tra amministratori, che hanno deciso di costruire una proposta che ha come obbiettivo quello di sostenere il Presidente Federico Borgna nel rafforzamento dell’azione della Provincia come ente di regia delle politiche di sviluppo del cuneese.

Questa la composizione della lista: Pietro Danna (consigliere provinciale uscente e consigliere comunale a Monastero di Vasco), Ivana Casale (consigliere comunale a Manta), Daniela Pioppi (consigliere comunale a Roccaforte Mondovì), Francesca Policriti (consigliere comunale a Roccabruna), Daniela Sandrone (consigliere comunale a Dogliani), Sismia Selvaggia Spertino (consigliere comunale a Trinità), Silvio Artusio Comba (Sindaco di Monticello d’Alba), Lorenzo Busciglio (Sindaco di Beinette), Marco Dessì (consigliere comunale a Celle di Macra), Francesco Papalia (consigliere comunale a Borgo San Dalmazzo), Vincenzo Pellegrino (consigliere comunale a Cuneo) ed Emanuele Sottimano (Sindaco di Niella Belbo).

L’impatto della c.d. Legge Delrio sugli enti provinciali ha portato ad un profondo cambiamento di queste realtà territoriali, ed anche la Provincia di Cuneo non ha fatto eccezione, continuando a rappresentare, tuttavia, un esempio di buon governo e di rappresentanza degli interessi di area vasta.

Oggi, alla vigilia di modifiche normative che pare potrebbero trovare le giuste convergenze parlamentari, è necessario proporre l’innovazione di un metodo amministrativo che – avviato fin dall’entrata in vigore della riforma, nel 2014 – rischia di rivelarsi non più adeguato: per tale motivo Granda in azione intende proporre un patto di impegno e servizio a tutti gli amministratori comunali, a partire da coloro i quali hanno deciso di mettersi a disposizione della Provincia attraverso la candidatura al ruolo di Consigliere Provinciale.

Tra gli obbiettivi programmatici della lista trovano spazio l’implementazione della capacità programmatica a livello sovrazonale della Provincia, attraverso il rafforzamento della centralità della Conferenza dei Sindaci da realizzarsi con l’incremento del confronto con il Consiglio Provinciale, la programmazione di un serrato confronto con le istituzioni sovraordinate (come Regione, Parlamento e Governo) per realizzare appieno la propria naturale capacità di interpretazione delle esigenze territoriali, l’assunzione da parte della Provincia del ruolo di interlocutore privilegiato nei confronti degli attori provinciali del mondo economico e del credito e la maggior valorizzazione del personale dell’Ente, anche sfruttando le nuove possibilità assunzionali che verranno ad essa messe a disposizione nell’ambito del PNRR.

“Intendiamo portare in Consiglio Provinciale – spiegano da Granda in azione – un metodo di lavoro fondato sull’impegno comune e sul confronto al fine di dare pronte risposte agli amministratori locali, prospettando loro, con pragmatismo e concretezza, le soluzioni più adatte alle variegate esigenze di un territorio così vasto e complesso come quello della Granda. Nel fare ciò riteniamo che non ci debba essere spazio per le prese di posizione ideologiche, che spesso caratterizzano la politica allontanandola dagli elettori, ma che si debba guardare con inclusività alle varie realtà e sensibilità del nostro territorio provinciale: solo così saremo in grado di operare la giusta sintesi tra le variegate esigenze territoriali della Granda, realizzando così il precipuo compito di un ente di area vasta quale la Provincia”.

Redazione

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