Vezza d’Alba ha detto addio a Vincenzo Troia, sindaco del paese per quindici anni

Grande partecipazione ieri, nella chiesa di San Pancrazio a Vezza d’Alba, dove è stata allestita la camera ardente per l'ultimo saluto a Vincenzo Troia, sindaco del centro roerino per quindici anni, dal 1970 al 1975 e dal 1980 al 1989. Una sincera dimostrazione di affetto verso la famiglia dell'ex primo cittadino, che aveva saputo realizzare opere importanti come l’acquedotto pubblico e le fognature a servizio del paese.

Ottantotto anni, nativo della frazione Borbore, Vincenzo Troia era il primo di sette figli, una famiglia numerosa conosciuta da tutti per il sapore antico del mulino che  mandavano avanti in paese. Dopo aver conseguito la laurea in Veterinaria ha svolto l'attività di insegnamento alla scuola media di Vezza. Era molto legato alla moglie Anna, compagna di vita e costante volontaria nelle iniziative da lui proposte al servizio della comunità.

Il ricordo del sindaco Carla Bonino: "Vincenzo è stato un buon sindaco. Una figura importante non solo sotto il profilo amministrativo, ma anche sotto quello sociale e civile. Era nel direttivo nel Gruppo Alpini di Vezza e diede il via al gemellaggio con la cittadina francese di Jonquières-Saint-Vincent. Faceva parte della corale vezzese e del consiglio economico della Parrocchia di San Martino. Lo ricordo con molto affetto. Ultimamente lo incontravo sui marciapiedi che aveva fatto costruire da Borbore a Borgo Nuovo e sapeva sempre darmi consigli preziosi sull'operato amministrativo, grazie all'esperienza che aveva maturato".

Il funerale si è svolto ieri pomeriggio presso la parrocchia di San Martino. La salma è stata tumulata nel cimitero comunale.