"Compiamo un passo storico sulla strada del rafforzamento dell’assistenza sanitaria di prossimità sull’intero territorio piemontese. Attraverso l’approvazione del piano di realizzazione delle strutture sanitarie intermedie, promuoviamo un nuovo modello di presa in carico del paziente che garantisce il migliore rapporto di continuità assistenziale nel percorso di cura tra ospedale e territorio e viceversa." - cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, esprime soddisfazione per il voto del Consiglio regionale che approva il nuovo piano regionale delle strutture sanitarie di prossimità - "Abbiamo voluto rimediare ai tagli operati dal Governo centrale trovando risorse alternative per finanziare la realizzazione delle 9 Case di comunità e dei 2 Ospedali di comunità rimasti esclusi dal Pnrr, proprio per rendere il più possibile diffusa la rete delle nuove strutture di prossimità. Per la prima volta dal 2014, dopo tanti ridimensionamenti degli ospedali, il Piemonte torna a incrementare i posti letto del Servizio sanitario regionale, con un investimento complessivo di 214 milioni di euro per circa un migliaio di posti letto, cogliendo al meglio un’opportunità senza precedenti".
Si tratta, in particolare, di 91 Case di comunità, 29 Ospedali di comunità e 43 Centrali operative territoriali, per 214 milioni di euro di investimento complessivo, tra finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altri finanziamenti.
Rispetto alla proposta della Giunta, in Consiglio regionale è variata la localizzazione di una sola Casa di comunità, che verrà realizzata a Cavagnolo, nell’ambito di un edificio pubblico già disponibile, anziché a Crescentino, dove già trova sede un Ospedale di comunità.
Riguardo al Maria Adelaide di Torino, l’assessore Icardi ha ribadito la volontà di riservare all’interno di quel complesso un’area di mille metri quadrati da destinare a Casa di comunità, non appena verrà formalizzato il piano per la realizzazione dello Studentato in progettazione.
"La pandemia ci ha insegnato che sulla sanità non si taglia, si investe. Ed è quello che stiamo facendo con un piano senza precedenti che ci permetterà di creare l’ossatura di quella medicina territoriale che in Piemonte manca e di cui l’emergenza sanitaria ci ha mostrato tutte le criticità - sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Dal 2014 non si aumentavano posti letto sul nostro territorio e oggi torniamo a farlo rendendo sempre più vicine ad ogni cittadino piemontese le migliori cure che possiamo garantire. Ringrazio il Consiglio regionale per aver approvato con tempi estremamente rapidi questo grande piano di intervento, che adesso può finalmente prendere forma".
Per quanto riguarda la Granda:
CASE DI COMUNITA'
ASL CN 1: Savigliano, via Ospedali snc, Fossano via Lancimano 3-5-9-15, Saluzzo via Spielberg 58, Borgo San Dalmazzo piazza Don Raimondo Viale 2, Verzuolo Piazza Willy Burgo, Ceva via XX Settembre, Dogliani via Trieste 1, Mondovì via Torino 2 e Dronero via Pasubio 7, tutti coperti dal PNRR.
ASL CN 2: Alba via Belli 26, Canale via San Martino 3, Santo Stefano Belbo Viale San Maurizio 1, Bra via Vittorio Emanuele 3, Cortemilia Corso Divisioni Alpine 35. Interventi sostenuti da altri finanziamenti, ad eccezione di Santo Stefano Belbo, coperto dal PNRR.
OSPEDALI DI COMUNITA'
Gli ospedali di comunità per l'Asl Cn1 avranno sede a Saluzzo, Ceva e Cuneo. Per l'Asl Cn2 ad Alba e Bra.
SEDI CENTRALI OPERATIVE TERRITORIALI
Saranno localizzare a Savigliano, Saluzzo, Mondovì e Cuneo per l'AslCn1 e ad Alba e Bra per l'Asl Cn2.






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