L’Agenzia Territoriale della Casa del Piemonte Sud si sta attivando in questi giorni, nell’ambito delle iniziative coordinate dalla Regione Piemonte, per far fronte all’emergenza Ucraina.
Allo studio la possibilità di assegnare temporaneamente alloggi a famiglie che scappano dalla guerra.
Ne abbiamo parlato col vicepresidente, il saviglianese Marco Buttieri.
La Regione sta coordinando varie iniziative di aiuto ai profughi ucraini. L’ATC, nell’ambito delle iniziative di sostegno abitativo, potrebbe mettere a disposizione, almeno temporaneamente, strutture o alloggi propri?
“L’ATC ha diversi appartamenti vuoti ed assegnabili in Comuni dove la richiesta di alloggi è minima o è stata esaurita la graduatoria. Purtroppo il sistema di assegnazione è regolato dalla legge regionale 3 del 2010 che non aveva previsto casi così estremi”.
È un’operazione che può avvenire senza andare a penalizzare le normali assegnazioni?
“Abbiamo ragionato insieme al direttore ed al presidente Paolo Caviglia la possibilità di utilizzare appartamenti in Comuni o frazioni che attualmente sono vuoti, o perché non vi è richiesta oppure perché si sono esaurite le graduatorie e non vi sono attualmente emergenze specifiche emergenze abitative. Utilizzando questi appartamenti non si andrebbe in ogni caso a privare la disponibilità in quei Comuni dove le graduatorie sono invece moto lunghe e vi sono sfrattati da sistemare”.
In provincia esistono disponibilità al riguardo?
“Sì, abbiamo comuni come Bagnasco, Garessio, Revello, e/o frazioni come Levaldigi e altre realtà che hanno alloggi disponibili e assegnabili. Chi scappa dalla guerra ha necessità di un tetto e un po’ di pace,. Non penso possa essere un problema fare qualche chilometro più. Si potrebbe fare rete con le associazioni di volontariato che li aiutano”.
Il precipitare della situazione bellica rende necessario poter agire in fretta. Pensa che il tutto possa essere fatto in tempi relativamente brevi? In quali termini e con quali modalità?
“Certamente, il tempo è poco, e non sempre modificare una legge può essere veloce in Italia. Abbiamo proposto alla Regione, anche attraverso i nostri diretti interlocutori in Giunta e Consiglio, di adottare un provvedimento straordinario che potrebbe passare attraverso una semplice modifica dello strumento dell’emergenza abitativa estendendolo ai profughi ucraini sino al cessare dell’emergenza bellica. Le regole ci sono serve solo buon senso nel renderle efficaci urgentemente per questo grave momento storico. L’ATC è pienamente disponibile a fare la sua parte”.











