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Attualità | 04 maggio 2022, 13:16

Ryanair presenta, in Provincia, l'importanza dell'aeroporto di Levaldigi: "E' l'unica infrastruttura provinciale non in sofferenza"

Oggi (4 maggio) l'incontro tra i vertici italiani della compagnia e le autorità del territorio. Con gomma e ferro bloccati o in difficoltà, lo scalo è "unica via per lo sviluppo del territorio"

Un momento dell'incontro tenuto oggi in Provincia (Foto di Simone Giraudi)

Un momento dell'incontro tenuto oggi in Provincia (Foto di Simone Giraudi)

Se la situazione generale delle infrastrutture provinciali degli ultimi anni non si descrivesse sufficientemente da sola gli interventi del convegno tenutosi nella mattina di oggi (mercoledì 4 maggio) al Centro incontri della Provincia a Cuneo - e incentrato sul rapporto tra Ryanair e l'aeroporto cuneese di Levaldigi - l'hanno ben chiarito: dopo il Covid e il passaggio della tempesta Alex l'aeroporto è, nei fatti, l'unica infrastruttura che colleghi realmente il territorio della Granda con l'esterno.

Il convegno dal titolo “Ryanair e Cuneo: un’opportunità di crescita economica per il territorio” ha visto presenti il presidente della Provincia Federico Borgna, il presidente della Camera di Commercio Mauro Gola, il cavalier Amilcare Merlo, il presidente di Geac s.p.a. Giuseppe Virgilio, Anna Milanese, il country manager Italia di Ryanair Mauro Bolla, l'amministratore delegato di To70 Italy Bruno Rampinelli Rota e Beppe Carlevaris di Conitours. Presenti in sala i vertici dell'associazionismo di categoria e di ATL.

Cuneo-Ryanair: una storia lunga 14 anni
Il rapporto tra Ryanair - la compagnia aerea con le tariffe più basse d'Europa (37 euro di tariffa media), numero uno per traffico e coefficiente di On Time Performance, con 230 aeroporti in 37 paesi europei e 2.400 rotte totali - e la provincia di Cuneo compie 14 anni ed è doverosa una riflessione sulla sua importanza. Importanza che si traduce - come ricordato da Virgilio - nei 16 milioni di euro annui che l'attività dell'aeroporto garantisce come impatto sul PIL della provincia, nei 3 milioni annui di indotto indiretto e soprattutto sui 50-70 milioni circa di ritorno economico che mette a regime ogni anno.

Da Levaldigi, Ryanair propone quattro rotte - le prossime potrebbero essere Benelux e Scandinavia - e secondo le prospettive nell'anno fiscale 2023 muoverà 185.000 passeggeri. Una performance superiore anche a quella pre-Covid.

"Avere un vettore come Ryanair all’aeroporto di Levaldigi accorcia davvero le distanze nel mondo e tra le persone, e permette al nostro territorio di sviluppare infrastrutture e turismo - ha sottolineato Gola nel proprio intervento - . La Camera di Commercio è e sarà sempre al fianco dell'aeroporto dal punto di vista del capitale, nonostante le limitazioni della legge Madia".

"Credo sia meraviglioso l’apporto di Ryanair alla struttura, che le apre ulteriori strade - ha detto Merlo - : mai come in questo momento abbiamo gli occhi del mondo puntati su di noi. Ringrazio Ferruccio Dardanello, che per tanti anni è stato anima dello sviluppo dell'aeroporto: insieme abbiamo passato momenti difficili, ma siamo arrivati sin qui dal garage nel giardino dell’attuale aeroporto, che all'inizio era il nostro ufficio".

"Cuneo provincia trainante, ma quante difficoltà le nostre infrastrutture"
Come detto, l'attenzione di molti degli interventi dei relatori è stata puntata con chiarezza sulle difficoltà infrastrutturali della provincia.

"Siamo una provincia trainante, sotto molti aspetti, ma è indubbio il disastro amministrativo che sta caratterizzando la gestione post-emergenziale del passaggio della tempesta Alex - ha ricordato Borgna - . C'è tanto lavoro da fare sul fronte viario e ferroviario ma l’aeroporto è ben funzionante e può essere un elemento valido nello sviluppo del territorio. Oggi presentiamo un percorso positivo di ripresa, all’indomani del periodo nero della pandemia: una giornata positiva nel celebrare le potenzialità del territorio, anche quelle di cui noi che lo abitiamo ci rendiamo poco conto".

"Il gap infrastrutturale è indubbiamente presente sulla realtà di Cuneo ed è indubbio che l’aeroporto sia la principale fonte di sviluppo del territorio, attualmente: con 2-3 km di asfalto mondo e territorio sono collegati vicendevolmente - ha sottolineato Rampinelli Rota - . Serve far diventare la struttura di Levaldigi il vero fiore all'occhiello della provincia. Il futuro a stretto giro sarà l'introduzione di aerei green senza impatto ambientale da 20-80 posti, che collegheranno realtà geograficamente più vicine del normale, come Cuneo e Nizza. Ma la politica deve aiutare le reti territoriali di aeroporti come questa, che burocraticamente sono complesse da realizzare: servono contesti e condizioni ben precisi, e piani industriali".

"Oggi Cuneo non ha infrastrutture a regola d’arte o, anche solo, del tutto funzionanti ma da tempo l’incosistenza delle infrastrutture di collegamento è un difetto della nostra provincia - ha sottolineato Virgilio - . Dobbiamo lavorarci, perché Levalidigi ha un valore sociale irrinunciabile".

"Il nostro territorio è pieno di eccellenze, offre 365 eventi l’anno tra enogastronmia e outdoor e ha tutte le carte in regola per attrarre il turismo - ha sottolineato Carlevaris in conclusione dei lavori - . La Granda viene definita ‘eccellente’ dall’80% dei turisti, cosa che deve essere un orgoglio ma anche una grande responsabilità: più il mercato ci conosce e ci apprezza, più alte saranno le aspettative dei turisti. Per fortuna, nei due anni altalenanti che abbiamo vissuto, alberghi, esercizi e attività turistiche non sono state in attesa ma hanno lavorato sui modi utili ad accrescere la qualità dei servizi. Serve però sinergia con le associazioni, le ATL e i consorzi turistici, e imparare a 'saperci vendere' davvero".

Simone Giraudi

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