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Attualità | 18 maggio 2022, 08:57

"Ci rivolgiamo a voi, candidati sindaci, per chiedervi un impegno concreto: l’istituzione di un Assessorato con delega alla Pace"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera a nome della comunità Papa Giovanni XXIII operativa in Granda da circa 40 anni

"Ci rivolgiamo a voi, candidati sindaci, per chiedervi un impegno concreto: l’istituzione di un Assessorato con delega alla Pace"

Egregi candidati a Sindaco,

Nel 2001 in una lettera all’allora Presidente del Consiglio, Don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, scrisse “Da quando l’uomo esiste ha sempre organizzato la guerra. È arrivata l’ora di organizzare la pace”.              Purtroppo questo auspicio non si è avverato, l’uomo continua a pianificare la guerra, basti vedere oltre alla crisi in Ucraina quanti sono i conflitti aperti in varie parti del mondo.                                                                                                                       

Noi, della Comunità Papa Giovanni XXIII, pensiamo però che si possa cambiare e che la pace debba costruirsi giorno per giorno nella realtà in cui viviamo, partendo dalle nostre città.

Per questo ci rivolgiamo a voi, candidati sindaci, per chiedervi un impegno concreto: l’istituzione di un Assessorato con delega alla Pace.                                            

Crediamo infatti, ora più che mai, che sia necessario dotarsi di uno strumento istituzionale affinché la costruzione della pace e la difesa dei diritti di ogni uomo diventino parte integrante dello sviluppo del nostro territorio e di conseguenza del nostro Paese.

Molti sono i temi di cui si potrebbe occupare L’Assessorato alla Pace, ad esempio:

-         adesione e sostegno alla campagna “Italia Ripensaci” affinché anche l’Italia firmi e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari e alla campagna per l’istituzione del Ministero della Pace;

-         adesione e sostegno alla campagna “Dividendo per la pace”, proposta da 50 scienziati e premi Nobel per una riduzione concordata tra gli Stati Onu del 2% ogni anno delle spese militari che renderebbe disponibili risorse enormi per la lotta contro il cambiamento climatico e le disuguaglianze;

-         promozione di una cultura di pace e studio della nonviolenza nelle scuole favorendo lo studio della Costituzione Italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani;

-         organizzazione di eventi per la pace e la giustizia, mirati a sviluppare la solidarietà tra i cittadini e la lotta alle disuguaglianze presenti anche nella nostra provincia;

-         monitoraggio delle aziende che nel territorio si occupano di produzione diretta e indiretta di materiale bellico con la richiesta di conversione;

-         realizzazione di un Festival annuale della Pace dove coinvolgere realtà educative, sociali e organizzazioni del nostro territorio.

Grandi sfide di convivenza ed evoluzione della nostra società ci attendono nei prossimi anni e dobbiamo essere pronti ad affrontarle perché non siano causa di conflitto e divisioni ma opportunità di crescita e sviluppo solidale.                              

Per questo chiediamo a chi si candida al governo di ogni singola città o paese di assumersi l’impegno di costituire l’Assessorato alla Pace.

Per la comunità Papa Giovanni XXIII                           

Luca Marenchino

Enzo Pesce

 

 

Al direttore

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