Confapi Cuneo ha richiesto un incontro con la Regione Piemonte, per poter stabilire in tempi brevi una strategia di supporto alle aziende duramente colpite dai rincari dell’energia, delle materie prime e di molte lavorazioni.
“L’aumento dei costi energetici, pressoché decuplicati in breve tempo – scrive l’Associazione -, ha prodotto un aumento smodato dei costi di produzione, delle materie prime, del confezionamento e di molte altre lavorazioni aziendali.
È assolutamente necessario difendere il sistema imprenditoriale del territorio dalle imminenti ricadute negative che potrebbero creare gravissime conseguenze in termini economici e occupazionali".
"Il confronto e la collaborazione con la Regione - continua nella sua nota Confapi - potrebbero favorire l’adozione di misure atte a limitare i danni, e creare le condizioni per sostenere cambiamenti normativi del tutto anacronistici.
Un esempio specifico riguarda i requisiti che definiscono un’azienda “energivora”, oggi previsti con una base di calcolo distribuita in tre anni. Tale definizione consente l’ottenimento di benefici che producono una riduzione degli oneri di sistema pagati e maggiori incentivi fiscali sotto forma di crediti di imposta".
A conclusione della sua lettera di richiesta dell'incontro i vertici dell'Associazione evidenziano: "Tale valutazione prende però in considerazione un periodo temporale troppo ampio, durante il quale tutto si è andato modificando, con un aumento esponenziale dei costi.
Questi dati dimostrano che valutando una riduzione del tempo di riferimento per la base di calcolo dei requisiti, ad esempio gli ultimi dodici mesi, il quadro cambierebbe per molte aziende, classificandole a pieno titolo nel novero delle imprese energivore, con conseguenti benefici".