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Attualità | 31 agosto 2022, 09:20

“Di donne felici e capre ribelli”. A Sambuco incontro con Caterina Soffici e proiezione del documentario “Ilmurran, Maasai in the Alps” del regista Sandro Bozzolo

Appuntamento sabato 3 settembre alle 16.30 presso il Centro di Documentazione. Ingresso gratuito

Caterina Soffici

Caterina Soffici

C’è chi va in montagna in cerca del midollo della vita, per sfuggire ai propri fantasmi e alle ansie metropolitane, e chi - come Caterina Soffici, autrice del libro “Lontano dalla vetta”, che verrà presentato a Sambuco sabato 3 settembre alle ore 16,30 presso il Centro di Documentazione, nell'ambito della programmazione estiva dell’Ecomuseo della Pastorizia - ci si trova per caso. Sognava il caldo, il mare e le spiagge del Mediterraneo, ma un Accadimento l’ha portata in una baita sulle Alpi, a 1700 metri, in un borgo sotto il ghiacciaio del Monte Rosa.

Lì ha scoperto, grazie a un gregge di caprette, un branco di lupi, un’aquila, e alcuni personaggi che sembrano usciti da una favola, che si può condurre una vita più semplice e trovare (forse) la felicità nelle piccole cose. Basta poco per cambiare ritmo e vivere come i cittadini hanno dimenticato: camminare, respirare, spaccare la legna, spalare la neve, fare yoga o stare semplicemente seduti su un masso caldo di sole. Lì ha scoperto che non è necessario correre per raggiungere la cima, perché il vero scopo non è arrivare sempre più in alto, ma riappropriarsi di un tempo antico e dilatato. Più facile se lo fai con un cielo blu sopra la testa e dentro il cuore. Blu come sono le montagne in lontananza. Blu come le sfumature dell’acqua del mare: il colore della vastità, dell’incontenibile e del desiderio.

Un diario di montagna che è anche e soprattutto molto altro, uno sguardo intelligente, poetico, dolce, ironico e disincantato. Dialogherà con l’autrice Flavia Cellerino di Artesulcammino. A seguire in serata, alle ore 21, proiezione del documentario di Sandro Bozzolo “Ilmurran, Maasai in the Alps”, che narra di una giovane ragazza Maasai che nell’estate del 2014 ha raggiunto una pastora piemontese sui pascoli delle Alpi Marittime. Due donne lontanissime tra loro, diverse per colore di pelle, generazione e lingua hanno vissuto una stagione d’alpeggio insieme, condividendo il lavoro, raccontandosi la loro storia, riconoscendosi più vicine. Le loro voci arrivano da lontano. Silvia si muove tra elementi primordiali, produce il formaggio con gli strumenti dei suoi antenati, ha tramandato la passione a suo figlio come in un rituale.

Leah ha impressi a fuoco sulla pelle i simboli di un popolo pastore che ancora sopravvive sugli altipiani del Kenya. L’una e l’altra incarnano culture che oggi si trovano di fronte a scelte decisive, necessarie per la loro sopravvivenza. Ilmurrán significa “guerrieri”, perché la loro è una storia di resistenza. Introdurrà la proiezione il regista e documentarista Sandro Bozzolo. Due appuntamenti quindi per parlare - usando proprio le parole di Caterina Soffici - di “donne felici e capre ribelli”, di montagna e di scelte di vita sostenibili e consapevoli.

La partecipazione alle attività è gratuita.

Per info e prenotazioni: ecomuseopastorizia@vallestura.cn.it +39 340 984 8801 Le attività dell’Ecomuseo della Pastorizia di Pontebernardo sono sostenute dalla Regione Piemonte (L.R. 3/2018), dalla Fondazione CRC e dalla Fondazione CRT.

comunicato stampa

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