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Attualità | 31 agosto 2022, 16:03

"Lavoriamo insieme per promuovere ed evolvere i territori montani": contro il digital divide l'UNCEM chiama a raccolta Elon Musk

Il presidente Marco Bussone ha scritto all'ad di SpaceX e Tesla. "Le montagne non siano messe sotto campane di vetro o rese villaggi da colonizzare. Serve dare a tutti i territori gli stessi diritti"

Foto: Costaphoto

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"Lavoriamo insieme nello ‘spazio reale’ dei territori, immaginando come si trasformeranno e come saranno in venti o cinquant’anni, in uno o due secoli. Per noi, innovare significa includere, assicurare diritti, dare occasioni di crescita".

Si conclude con queste parole - e con l'invito a una visita nei territori delle Alpi e degli Appennini - la lettera che Marco Bussone, presidente UNCEM, ha recentemente inviato a Elon Reeve Musk, l'imprenditore di origine sudafricana a cui fanno capo le azione SpaceX, Tesla, Neuralink, SolarCity, Paypal e OpenAI.

Al centro della lettera il progetto di Musk di conferire copertura internet totale a ogni area del mondo, con implementazione rapida anche in quelle più remote e difficili. Un'idea che, certo, aiuterebbe UNCEM nella propria annosa lotta contro il digital divide tra aree urbane e zone montane: "Lavoriamo da anni su questo fronte con il Governo Italiano e il Parlamento così che, come ricorda anche Papa Francesco, 'nessuno sia lasciato indietro' - si legge nella lettera - . Non le scriviamo per ricevere da lei progetti o prodotti, ma nell'anno internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne, come dichiarato il 2022 dal FAO e dalle Nazioni Unite, le proponiamo di guardare alle montagne d'Italia, d'Europa e del mondo come un tessuto vivo, produttivo e con la necessità di ricevere investimenti pubblici e instaurare sinergie con compagne interessate a investire per superare le disuguaglianze che li caratterizzano".

"Lei ha costruito le macchine elettriche più esteticamente belle e avanzate del pianeta - continua Bussone - . Ha differenziato attività economiche spingendo sull'innovazione oltre ogni limite immaginabile. Vogliamo lavorare per assicurare a tutti chiari e duraturi diritti, a prescindere dal luogo in cui abitano".

"Non vogliamo rendere le montagne d'Italia villaggi da colonizzare, validi solo per gli investimenti che cancellano storia e cultura. Non vogliamo nemmeno mettere questi territori sotto campane di vetro. Ma guardiamo a quello che ha costruito, alle sue idee, con attenzione e anche con il desiderio di sperimentare alcune delle sue innovazioni e alcuni progetti nel territorio delle Alpi e degli Appennini, in quello che (come lei conosce bene) è il paese più bello del mondo".

redazione

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