"Adesso mi metterò a fare come Roggero". Per il sindaco di Barbaresco Mario Zoppi, destinatario dalla poco amichevole invettiva, lasciava poco spazio all’immaginazione l’allusione al gioielliere di Gallo Grinzane e al tragico epilogo della rapina andata in scena poche settimane prima nel vicino centro langarolo, contenuta nelle parole a lui rivolte da un 45enne residente anch’egli a Barbaresco e titolare di un’azienda agricola in paese.
Frasi che sono divenute prima l’oggetto della querela che il primo cittadino aveva presentato alla Stazione Carabinieri di Neive. Quindi delle conseguenti indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Asti sotto la guida del dottor Davide Greco, per uno scherzo del caso il sostituto procuratore che ha indagato e rappresenta ora l’accusa nel processo sulla rapina di Grinzane. Parole che ora ricorrono nel decreto di citazione a giudizio che vede lo stesso agricoltore chiamato a comparire davanti al Tribunale di Asti in composizione monocratica, giudice Andrea Martinetto, per l’udienza dibattimentale programmata al prossimo 2 dicembre.
L’imputato è difeso dall’avvocato Enrico Calabrese del foro di Torino. Il sindaco Zoppi è rappresentato dall’avvocato albese Roberto Ponzio, che annuncia la costituzione del suo assistito come parte civile.