“Donne, vita, libertà, abbasso il regime dei Mullah” lo slogan che ha attraversato ieri sera (sabato 12 novembre) il centro cittadino di Saluzzo nella fiaccolata dalla partecipazione significativa di amministratori, cittadini, donne, giovani, rappresentanze di associazioni e della comunità iraniana.
E’ stata organizzata nell’ambito della tradizionale rassegna "Storie di dis(pari) opportunità" per esprimere solidarietà alle donne dell’Iran in rivolta che lottano per il diritto alla libertà contro la dittatura di Teheran- ha ricordato, insieme al sindaco Mauro Calderoni, l’assessore alla cultura e Pari Opportunità Attilia Gullino.
"Le donne del nostro paese non ne possono più – Khosro Nikzat medico al Santa Croce di Cuneo di origine iraniana - soprattutto le giovani donne che mostrano coraggio e determinazione affrontando un governo misogino che reprime anche le azioni più pacifiche". Vogliamo la democrazia, uno stato laico, la separazione tra potere politico e religioso - ha sottolineato - uno stato democratico con leggi dettate dalla carta dei diritti civili. C’è una grande rivolta nel paese, vasta geograficamente e che coinvolge donne e tutte le categorie sociali dell’Iran. Lottiamo per una repubblica democratica che guarda avanti, al futuro della nazione. Lottiamo per l’abolizione della condanna a morte".
Il corteo di fiaccole e bandiere ha raggiunto il teatro Magda Olivero dove si sono avvicendati interventi di approfondimento della situazione iraniana, attraverso le parole di Farideh Bozorgzard e Joseph Lesani dell'associazione associazione "Iran Libero Democratico Torino" che ha sottolineato l’importanza dell' iniziativa saluzzese per amplificare il loro grido di dolore che è un appello alla Libertà. Da Roma in collegamento, l'intervento sul tema dell’attivista Parisa Nazari.