Chiara Gribaudo, dal 2013 deputata del Partito Democratico, a dicembre del 2020, sotto un post pubblicato sulla pagina Facebook di Targatocn a seguito di un suo intervento dal titolo “Sulle opere pubbliche la destra prende in giro i cuneesi”, scatenò tantissimi commenti.
Tra questi, uno in particolare, ha avuto dei risvolti giudiziari. Fu la redazione stessa a segnalarlo alla parlamentare, tale era la bassezza e la volgarità del commento, uno schifosissimo insulto sessista.
Chiara Gribaudo aveva pubblicato ed evidenziato il commento, promettendo che la cosa non sarebbe finita lì.
"Non so come mai, ma ogni volta che rispondo alle dichiarazioni dei leghisti succede questo. Ecco come viene trattata una donna per le proprie opinioni. E quello che oggi accade a me, succede a migliaia di donne tutti i giorni solo perché esprimono le loro idee.
Denunciare, denunciare sempre questo schifo.
Se il signor ... e quelli come lui hanno così pochi argomenti di discussione, impareranno tramite gli avvocati come si regola un confronto civile. Ringrazio la direzione di Targatocn.it per la segnalazione".
Così è stato. La persona che aveva insultato la parlamentare cuneese è stata infatti querelata e ha pagato. Il risarcimento è stato interamente donato ad una persona bisognosa.
Abbiamo voluto tornare sulla questione perché serva di lezione. Commentare sui social è lecito, ma insultare no. Se ne risponde eccome, quasi sempre mettendo mano al portafoglio.
Siamo a pochi giorni dal 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Dare della t... ad una donna, a maggior ragione se pubblicamente, al di là che abbia un ruolo istituzionale come in questo caso, dirle che usa la bocca per fare p...
Questa è violenza. Questo è sessismo. Non si critica una persona per quello che fa o non fa, ma si attacca per ciò che è. In questo caso una donna, impegnata sul territorio e in politica da sempre. Può piacere o meno, può essere stimata o no. Ma insultarla in quanto donna è altro.
E bene ha fatto Chiara Gribaudo a non lasciar correre.