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Cuneo e valli | 16 dicembre 2022, 09:36

IL COMMENTO / È possibile tutto questo caos sulle strade per pochi centimetri di neve?

Le lunghe file, i mezzi intraversati, nei fossi o bloccati sulle salite saranno la consuetudine e se i fenomeni nevosi saranno a spot incideranno e non poco sulla vita di tutti noi. Non è che con un po’ di prevenzione e di buon senso si potrebbero evitare queste situazioni?

Auto in coda sulla Provinciale Savigliano-Marene

Auto in coda sulla Provinciale Savigliano-Marene

Quel che è successo ieri sulle strade cuneesi, come ad Asti e Torino, si ripeterà invariabilmente ogniqualvolta durante questo inverno nevicherà: poco o tanto non importa.

Il caos, le lunghe file, i mezzi intraversati, nei fossi o bloccati sulle salite saranno la consuetudine e se i fenomeni nevosi saranno a spot, come alcune volte capitò in passato, incideranno e non poco sulla vita di tutti noi.

Da figlio di un semplice capo-cantoniere provinciale ho assorbito da piccolo alcuni concetti che ancora mi servono per la guida sulla neve, che in generale vedo poco applicati.

Durante le quattro ore che ho impiegato per tornare a casa nel momento peggiore della nevicata ho potuto analizzare una serie di concause che contribuiscono a queste situazioni, alcune strutturali, sulle quali non possiamo incidere, alcune banali, che invece potrebbero esserci utili.

Tra le prime è evidente che il numero eccessivo di camion, non sempre equipaggiati bene e non sempre con autisti capaci, contribuisce agli inevitabili stop. L’unica soluzione è quella di avere più merci trasportate in ferrovia, storia lunga. 

Mi ha stupito comunque come alcuni Tir riescano a impantanarsi perfino in piano, non oso pensare quando affrontano una salita.

Ci sono altresì troppe auto in circolazione e molte sono gommate male e guidate da persone che si impauriscono subito, sono insicure, procedono a velocità imbarazzanti, oppure viceversa, osano troppo, accelerano sconsideratamente, slittano e finiscono col perdere il controllo dei loro mezzi. Tra l’altro ho notato come alcuni salgano sulla loro vettura senza nemmeno togliere la neve dai finestrini laterali o dal lunotto posteriore: conseguenza? Non vedono nulla! 

Per ovviare a questa situazione bisognerebbe avere un efficiente sistema di trasporto su bus, con linee che servano le zone industriali dove le persone vanno a lavorare, non solo i centri cittadini o le scuole. Vecchio tasto pure questo.

Mio papà fece solo la quinta elementare, ma sapeva che quando nevica, vestirsi adeguatamente, portarsi appresso un raschietto per pulire i vetri e una piccola pala nei casi ci sia molta neve, non è così scomodo. 

E mettersi in strada con la consapevolezza che non si può procedere alle stesse velocità, quindi i tempi si allungano e magari bisogna partire un po’ prima, non è un ragionamento impossibile.

Altro discorso è la pulizia delle strade. Un tempo ricordo come si faceva una buona azione preventiva. Mio papà la chiamava “insabbiare”. 

In previsione della neve, prima che attecchisse sull’asfalto, si buttava il sale, o la sabbia, o la “carbonina”. Oggi ci sono senz’altro liquidi ancor più efficaci, certo costosi, ma eviterebbero il formarsi dello zoccolo duro e scivoloso. Se questi interventi non si fanno, è ovvio che le strade diventano difficili dopo poche ore di neve, anche modesta.

Abbiamo auto molto migliori di quelle di quarant’anni fa e gomme da neve eccezionali, e mai possibile che mezza giornata di neve ci mettano così tanto in difficoltà?

È possibile che la guida su neve sia tanto ostica? Perché, soprattutto in pianura o nelle zone di bassa collina e in certe città, come Alba per fare solo un esempio, le persone non siano attrezzate e preparate a guidare sulla neve con un minimo di sicurezza e riescano a non superare nemmeno un cavalcavia? (visto con i miei occhi …).

Un insieme di concause che con un po’ di impegno si potrebbero limare e migliorare, con l’apporto di tutti, automobilisti, camionisti, amministratori, responsabili della viabilità, politici.

Se davvero ci riempiamo la bocca di cambiamenti climatici, aspettiamoci anche che possano capitare questi fenomeni nevosi, peraltro non rari in passato e facciamo del nostro meglio per metterci in strada con un minimo di preparazione.

O rimandiamo qualche impegno. La neve è bellissima per il silenzio che si porta appresso, per la sua stessa natura rigenerante. Se possiamo far la spesa domani, facciamola domani. 

Il sole, tornerà.

Silvano Bertaina

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