Riqualificare l'area del pizzo di Cuneo - la 'porta nord' della città - e ristrutturare la palazzina ex Italgas destinandola ad attività legate alla cultura: è questa l'idea lanciata in consiglio comunale da Paolo Armellini (Indipendenti), con un'interpellanza apposita.
"Attorno a Cuneo, in paesi piccoli come Valloriate, ci sono iniziative particolarmente interessanti che uniscono promozione del territorio e qualità della proposta culturale in maniera ottima - ha detto il consigliere - : serve che Cuneo dia spessore e lungimiranza alla sua azione culturale, e non continuare a programmare eventi, più o meno ben riusciti, senza avere un chiaro disegno della cultura nella nostra città".
"Il pizzo è il luogo più bello, caratteristico e panoramico di Cuneo, un ottimo biglietto da visita; non è possibile sprecarlo e può essere impreziosito dalla ristrutturazione della palazzina ex Italgas" ha concluso Armellini.
I consiglieri: "Si programmi a fondo l'offerta culturale della città"
Nel proprio intervento Beppe Lauria ha ricordato la figura di Nello Streri, che sulla riqualificazione del pizzo e l'offerta culturale della città "ha sempre avuto idee molto chiare": "Evidentemente ‘il bello’ non appartiene a questa amministrazione, così come il senso pratico e delle occasioni da sfruttare - ha poi aggiunto, presentando la proposta di realizzare un collegamento ciclabile al di sotto del perimetro panoramico del pizzo - . Al di là del finanziamento di difficile accessione, per realizzare cose bislacche come la ristrutturazione di piazza Europa i soldi sono stati recuperati o direttamente impiegati: la proposta del collega merita davvero di essere approfondita".
Anche Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) si è dimostrato sostenitore della proposta: "Si tratta, quella, di una zona che richiederebbe non solo una valorizzazione ma anche una riflessione più profonda: serve un piano, una concezione generale dei contenitori culturali della città".
Spedale: "Ristrutturazione non nel DUP, ma si potrà comunque realizzare"
L'assessore Alessandro Spedale si è unito al ricordo di Streri, durante il proprio intervento di risposta: "Giusto riflettere attentamente sull’immobile dell'ex Italgas, che non possiamo tenere fermo - ha detto - . La ristrutturazione della zona non è nel DUP, è vero, ma questo non significa che non si possa realizzare comunque. Dobbiamo però dargli una destinazione funzionale all’esistente e alle linee di finanziamento del PNRR".
"Sarebbe improvvido, in questo momento, dirvi cosa faremo ma siate certi che la voglia di fare e di mettersi in gioco, da parte nostra, c’è - ha concluso Spedale - . Siamo in un tempo propizio, il bene è a disposizione ed è stato bonificato nella primavera 2022: il prossimo settennato della programmazione europea dev’essere la linea di finanziamento a cui guardare".
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