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Attualità | 30 gennaio 2023, 17:23

Passo indietro della Fondazione CRC sull'ex Frigorifero militare di Cuneo? Tutto fa pensare che sia così

E' tutto fermo da tre anni. Manca un progetto convincente di gestione di quello spazio. Nel frattempo, gli sforzi della Fondazione si sono concentrati sul Rondò dei Talenti, inaugurato a luglio dello scorso anno

L'ex Frigorifero Militare nel 2019, foto della Fondazione CRC

L'ex Frigorifero Militare nel 2019, foto della Fondazione CRC

L'Ex Frigorifero Militare è - e probabilmente resterà per chissà quanto ancora - un luogo abbandonato nel cuore del centro storico, a pochi passi da piazza Virginio.

Era stato acquisito, nel 2019, dalla Fondazione CRC, interessata alla rigenerazione e trasformazione dello spazio in un polo culturale vicino al Complesso monumentale di San Francesco, anch'esso coinvolto in uno straordinario recupero finanziato dalla Fondazione stessa.

L'ex Frigorifero, poco dopo l'acquisto, era stato oggetto di una gara. A vincere, tra gli oltre 200 progetti pervenuti, quello degli architetti Francesco Messina (Capogruppo), Giuseppe Messina, Marco Messina, Davide Lucia, Giacomo Razzolini, Luisa Palermo ed Edoardo Fanteria. 

Successivamente, era stata bandita una seconda gara, questa volta finalizzata a dare voce alla progettualità concreta, a creare i contenuti per quel contenitore il cui costo di realizzazione era stato stimato in oltre 5,2 milioni di euro. Questa seconda gara, però, non aveva visto vincitori, in quanto nessuna delle proposte pervenute era stata ritenuta convincente.

Nel frattempo, il mondo ha vissuto la pandemia, che ha sicuramente cambiato prospettive, esigenze e modi di vita. E, nel frattempo, è stato portato a termine un altro importante progetto della Fondazione CRC, quello del Rondò dei Talenti.

Tutto, quindi, porta a pensare che l'ex Frigorifero Militare sia un progetto se non abbandonato, quantomeno accantonato.

I costi sono schizzati alle stelle, manca una progettualità contenutistica convincente e il mondo, da tre anni a questa parte, è profondamente cambiato. Un segno fin troppo evidente sta nei pannelli che rivestono i muri esterni dello stabile diroccato: non illustrano più il progetto di rigenerazione dello spazio ma promuovono la mostra “I colori della fede a Venezia: Tiziano, Tintoretto e Veronese”..

Non c'è una posizione ufficiale da parte della Fondazione, come non ci sono delibere in tal senso. Ma non è da escludere che possa essere in programma anche un'alienazione del bene.

E' difficile pensare che quello spazio possa rientrare nella futura progettualità dell'Ente ad un anno e mezzo dalla scadenza del mandato.

La domanda sembra essere una sola: un bellissimo guscio senza una progettualità serve alla città di Cuneo? Tutto fa pensare che la Fondazione CRC abbia deciso che no, non serve. Non adesso, almeno.

Barbara Simonelli

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