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Sanità | 02 febbraio 2023, 09:45

“Reti Oncologiche”: il Piemonte primo per le azioni mirate a prendersi cura dei malati di tumore

Lo studio - presentato in Senato a Roma - è stato realizzato dalla onlus cuneese Pre.zio.sa. Il presidente Peano: “Presto attivata la piattaforma di telemedicina per monitorare i modelli regionali”

Maria Peano, presidente di Pre.zio.sa

Maria Peano, presidente di Pre.zio.sa

Si chiamano “Reti oncologiche” e sono delle azioni mirate messe in atto da gruppi di professionisti di diversa provenienza e disciplina che, proprio come una rete, si “prendono in cura” e assistono le persone sin dal primo sospetto tumorale, seguendole per tutto il percorso di cura.

Ed il Piemonte è la regione che ha le migliori reti oncologiche d’Italia.

A stabilirlo è stato uno studio dell’associazione piemontese Pre.zio.sa, onlus che si occupa di promozione, prevenzione e salute, al cui vertice c’è la cuneese Maria Peano. I risultati sono stati presentati in una convention che si è svolta a Roma, nella sala del Senato.

Lo studio si è basato su “Position Paper”, una tecnica sviluppata con la finalità di fornire un aiuto alla decisione clinica e alla pianificazione sanitaria, attraverso le indicazioni su determinate procedure, che possono essere considerate appropriate oppure no. L’obiettivo è quello di trovare risposte valide, tempestive e comprensibili per aiutare i pazienti in maniera più completa ed incisiva possibile.

Dai dati emerge che tra le Regioni - ente che ha in carico le reti oncologiche - la posizione migliore è quella del Piemonte che condivide il vertice della classifica con la Toscana.

La ricerca - intitolata “Formazione dei pazienti con i pazienti. Verso l’inclusione sanitaria” - è stata presentata dal direttore generale di Agenas Domenico Mantoan: “In Italia - ha sottolineato - l’accesso all’innovazione è garantito e il livello dei professionisti è alto. La differenza la fa il modello organizzativo, come ha dimostrato il Covid". Il direttore di Agenas, nel corso dell’evento, ha anche annunciato a breve il varo della piattaforma di telemedicina che potrà contribuire a valutare i modelli oncologici nelle regioni.

“Siamo soddisfatti perché il progetto rientra pienamente nella mission di Pre.zio.sa - ha sottolineato il presidente Maria Peano -, ovvero promuovere la cultura della formazione per creare quella giusta attenzione alla tutela della salute attraverso il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse della sanità. Siamo grati a tutti coloro che ci hanno creduto fin dal principio, che lo hanno testimoniato con la loro presenza e coloro che hanno partecipato con il proprio contributo nei sette tavoli regionali”.

NaMur

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