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Volley | 08 marzo 2023, 16:52

Volley A2M. Cuneo Volley in crisi d'identità, Silvia Canale: "Manca continuità, non qualità" (VIDEO)

La team manager risponde alle nostre domande in un'intervista video. Errori? "Ce lo chiediamo ogni giorno, ma l'unica medicina che conosco in questi momenti è far quadrato". Aspettative iniziali troppo alte? "Il vero peso è giocare su questa piazza"

Silvia canale, team manager Cuneo Volley

Silvia canale, team manager Cuneo Volley

Una stagione mai decollata, con una prima parte di campionato caratterizzata sì da due acuti interni contro avversari di blasone come Vibo Valentia e Castellana Grotte, ma anche dall’incredibile casella “zero” punti fatti in trasferta.

Poi il girone di ritorno. Iniziato in salita con le inattese sconfitte contro Brescia (in casa) e Motta di Livenza ed un paio di successi risicati con Cantù e Lagonegro. I perentori 3-0 ottenuti prima sul campo di Ravenna ed al palasport contro Porto Viro sembravano aver cambiato volto alla stagione, ma è stato come un raggio di sole in mezzo alla tempesta: è bastata la netta sconfitta di Vibo Valentia a far crollare ancora le certezze della squadra. 

Vibo, corazzata con la quale i cuneesi hanno dovuto confrontarsi anche nel complicato turno di Coppa Italia, pescata nei Quarti in virtù della risicata ottava piazza alla fine del girone di andata. Nel confronto non c’è stata storia: Cuneo ha abbandonato la competizione quasi senza accorgersene.

La parte centrale del ritorno di campionato poi è stata tutta in salita: la Banca Alpi Marittime Acqua S.Bernardo è reduce da tre sconfitte consecutive. L’ultima sabato scorso sul campo di Prata di Pordenone, che ancora una volta ha messo a nudo gli attuali limiti della squadra allenata da Massimiliano Giaccardi. 

Psicologici? Tecnici? Annosa e controversa questione, alla quale nessuno trova una risposta. Quel che sembra certo è che in questa stagione a Cuneo manchi un’anima. Perché?

Abbiamo provato ad analizzare l’argomento con Silvia Canale, team manager di Cuneo Volley, che vive a contatto di giocatori e tecnici praticamente ogni giorno.

“Avessimo la risposta sarebbe molto più semplice per tutti - dice -. Avremmo la soluzione in tasca e sapremmo che direzione prendere per uscire da questi momenti”.

La team manager è comunque convinta che il problema sia prettamente di carattere psicologico: Ciò che ci manca di più è la continuità, non la qualità. Altrimenti non avremmo fatto certe performance: i ragazzi sono gli stessi che hanno battuto Vibo in casa, ma anche giocato altre ottime prestazioni in piazze tradizionalmente ostiche come Castellana e Bergamo. La qualità c’è, è evidente invece che la squadra pecchi in continuità”. 

Silvia Canale ci tiene ad evidenziare come l’impegno non venga mai meno: Li vedo tutti i giorni in palestra, i ragazzi lavorano. Nessuno si tira indietro, tutti cercano di migliorare i dettagli. Il problema è che per qualche ragione la domenica non sempre entrano in campo con il giusto piglio: stentano ad accendersi e giocare come sanno fare”.

Impegno massimo, dunque, ma il risultato del campo è inesorabile. E lì è evidente che il rendimento di qualche pedina spesso è sotto le aspettative.

La domanda che a tutti viene in mente, e che giriamo a Silvia Canale, è quindi: si è sbagliato qualcosa nel costruire la squadra?

Una domanda che ci facciamo ogni giorno – dice la team manager -, ma nelle situazioni come quella che stiamo vivendo l’unica medicina che conosco è quella fare quadrato. Stare vicini alla squadra. E noi ci siamo compattati ancora di più. Capisco perfettamente la frustrazione e l’insofferenza dei tifosi e di tutti coloro che vedono solamente le partite: tutte reazioni comprensibili, ma ripeto ancora una volta che nessuno si tira indietro”. 

Ad inizio stagione la società non esitava a dichiarare che l’obiettivo fosse la Superlega. La troppa pressione può aver influito negativamente sui giocatori?

“Può essere – chiude Canale -, ma secondo me il peso maggiore da portare è giocare in questa piazza dove, anche quando non viene esplicitato, l’obiettivo è sempre uno solo: vincere per tornare dove si stava una volta. Ecco, questo credo in qualche modo pesi. Io lo voglio interpretare come una cosa positiva, ma probabilmente non tutti sono in grado di “sopportare” le aspettative della piazza”.

A questo punto la situazione è complicata, ma non dimentichiamoci che manca la parte più importante del campionato, i playoff. Che potrebbero cambiare volto alla stagione di Cuneo. Ma vanno conquistati.

“Sono d’accordo, stiamo qui a parlare ed in realtà tutto può ancora succedere. In questo momento l’obiettivo è quello di ragionare una partita alla volta: adesso abbiamo nel mirino Castellana e di lì dobbiamo uscire con qualche punto. Anche solamente uno, ma l’importante è muovere la classifica. Non possiamo perderci nel pensare a quel che non è stato fatto”. 

Il video integrale dell'intervista: 

Cesare Mandrile

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