"Finito il tempo delle facili promesse da campagna elettorale, anche l’attuale Amministrazione ha dovuto scontrarsi con la realtà e tornare con i piedi per terra", dice il consigliere di minoranza di Borgo San Dalmazzo Paolo Giraudo (lista civica Realizziamo Insieme) in un comunicato stampa.
"La delicata questione del biodigestore è stato il primo grande scoglio col quale l’Amministrazione ha dovuto scontrarsi, occasione tanto prevista quanto inevitabile - prosegue il consigliere-. La nostra lista civica, in campagna elettorale, aveva preso la ferma decisione di non rimettere in questione un progetto già approvato dalla precedente Giunta.
Per noi era impossibile dire di no a una tecnologia moderna nell’ambito delle energie rinnovabili: mentre tutto il mondo si orienta in questa direzione, il comune di Borgo era pronto a rinunciare a un cospicuo finanziamento del PNRR e alla possibilità di dare un futuro più sostenibile all’impianto di via Ambovo".
Paolo Giraudo e la sua lista continua: "Certo Borgo ha già dato in questi ultimi decenni, ne siamo coscienti, noi stessi come cittadini abbiamo subito gli effetti sgradevoli dell’attuale impianto, ma diciamocelo francamente: che ci piaccia o no, aperta o chiusa, la discarica si troverà ancora a lungo sul nostro territorio.
È forse meglio chiudere semplicemente tutto, invocando il vecchio adagio “non nel mio giardino” o lavorare per dare un futuro più sostenibile a questo impianto, modernizzandolo?
Dal momento che tutti gli specialisti, compresa l’Amministrazione, concordano nel ribadire che il progetto non comporterà alcun rischio per la salute dei cittadini, perché rinunciare a un progetto già approvato dall’ACSR?
Sarebbe stato molto più corretto nei confronti dei cittadini, come a suo tempo avevamo fatto, dire che i margini di modifica del progetto erano molto ridotti e che bisognava semplicemente scongiurare eventuali rischi per la salute dei cittadini".
Il comunicato stampa si chiude con un rimprovero alla lista Uniti per Borgo: "Ha invece preferito ottenere consenso strizzando l’occhio al comitato del no, il che è stato inevitabilmente controproducente. Ci auguriamo che in futuro l’Amministrazione, soprattutto su questi grandi temi, voglia essere più realistica e obiettiva".