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Attualità | 31 marzo 2023, 17:58

Borgo San Dalmazzo, Paolo Giraudo sul biodigestore: "Ci piaccia o no, la discarica resterà al suo posto a lungo"

Il consigliere di Realizziamo Insieme critico con la Giunta Robbione: "Perché rinunciare ad un progetto già approvato? Ha preferito strizzare l'occhio ai comitati del no"

Paolo Giraudo di Realizziamo Insieme

Paolo Giraudo di Realizziamo Insieme

"Finito il tempo delle facili promesse da campagna elettorale, anche l’attuale Amministrazione ha dovuto scontrarsi con la realtà e tornare con i piedi per terra", dice il consigliere di minoranza di Borgo San Dalmazzo Paolo Giraudo (lista civica Realizziamo Insieme) in un comunicato stampa.

"La delicata questione del biodigestore è stato il primo grande scoglio col quale l’Amministrazione ha dovuto scontrarsi, occasione tanto prevista quanto inevitabile - prosegue  il consigliere-. La nostra lista civica, in campagna elettorale, aveva preso la ferma decisione di non rimettere in questione un progetto già approvato dalla precedente Giunta.

Per noi era impossibile dire di no a una tecnologia moderna nell’ambito delle energie rinnovabili: mentre tutto il mondo si orienta in questa direzione, il comune di Borgo era pronto a rinunciare a un cospicuo finanziamento del PNRR e alla possibilità di dare un futuro più sostenibile all’impianto di via Ambovo".

Paolo Giraudo e la sua lista continua: "Certo Borgo ha già dato in questi ultimi decenni, ne siamo coscienti, noi stessi come cittadini abbiamo subito gli effetti sgradevoli dell’attuale impianto, ma diciamocelo francamente: che ci piaccia o no, aperta o chiusa, la discarica si troverà ancora a lungo sul nostro territorio.

È forse meglio chiudere semplicemente tutto, invocando il vecchio adagio “non nel mio giardino” o lavorare per dare un futuro più sostenibile a questo impianto, modernizzandolo?

Dal momento che tutti gli specialisti, compresa l’Amministrazione, concordano nel ribadire che il progetto non comporterà alcun rischio per la salute dei cittadini, perché rinunciare a un progetto già approvato dall’ACSR?

Sarebbe stato molto più corretto nei confronti dei cittadini, come a suo tempo avevamo fatto, dire che i margini di modifica del progetto erano molto ridotti e che bisognava semplicemente scongiurare eventuali rischi per la salute dei cittadini".

Il comunicato stampa si chiude con un rimprovero alla lista Uniti per Borgo: "Ha invece preferito ottenere consenso strizzando l’occhio al comitato del no, il che è stato inevitabilmente controproducente. Ci auguriamo che in futuro l’Amministrazione, soprattutto su questi grandi temi, voglia essere più realistica e obiettiva".

cs

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