Favorire un sistema alimentare sostenibile e contribuire alla diffusione di pratiche alimentari virtuose e stili di vita che possano ridurre l’impatto ambientale. È questo l’obiettivo del progetto di educazione alla cittadinanza globale “In Cibo Civitas: Empowerment, Azioni, Territorio per una cittadinanza che nutre il futuro”, partito da alcune settimane in quattro regioni italiane (Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Sicilia) e di cui il Comune di Cuneo è partner.
Nel mese di maggio sono state lanciate due iniziative rivolte ai giovani e alle realtà delle quattro regioni coinvolte: un bando per reclutare giovani dai 15 ai 30 anni che prenderanno parte alle numerose occasioni formative e di cittadinanza attiva offerte dal progetto e una call per l’autocandidatura ad un’attività di mappatura di enti e/o progetti di economia circolare applicati al sistema di produzione, distribuzione e consumo di cibo.
Protagonisti del cambiamento sono proprio i giovani, che diventano cittadini attivi e informati. Ad aiutarli nell’acquisizione di competenze green nei settori inerenti la filiera del cibo, gli altri attori che operano nei territori (docenti, famiglie, comuni, imprese, realtà del terzo settore), con cui i giovani potranno incontrarsi in veri e propri Poli della Sostenibilità.
Il progetto riceve il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ed è promosso dall’Associazione LVIA in collaborazione con Slow Food Italia, Comune di Torino, Comune di Cuneo, Comune di Castelbuono (PA), Comune di Firenze, Comune di Forlì, Comune di Cesena, Comune di Borgo San Lorenzo (FI), ImpactSkills e il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione (DISEF) dell’Università degli Studi di Torino (UniTo).
Il settore agroalimentare è uno dei maggiori responsabili della crisi climatica e al tempo stesso uno di quelli maggiormente colpiti dalle conseguenze dirette e indirette del cambiamento climatico tra le quali siccità, inondazioni e perdita di biodiversità. Un cambio di paradigma a partire dal sistema alimentare appare quindi un imperativo nell’ambito delle azioni per il clima. Una proposta educativa che ponga al centro il cibo è strategica per formare giovani cittadini globali che possano diventare i veri ambasciatori di uno stile di vita più equilibrato e sostenibile.
Due le opportunità di partecipazione:
Il bando giovani. Il progetto ha aperto un bando per 120 giovani tra i 15 e i 30 anni, residenti nelle 4 regioni coinvolte dal progetto per partecipare gratuitamente a percorsi formativi per il rafforzamento delle competenze relative alla creazione di sistemi alimentari sostenibili e delle capacità di comunicare la sostenibilità. Inoltre è prevista l’organizzazione e l’animazione di eventi territoriali di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche del progetto. I giovani coinvolti potranno anche partecipare a un concorso che premierà le migliori idee green legate al tema del cibo. C’è tempo fino al 26 maggio per inviare la propria candidatura. Per maggiori info: https://lvia.it/incibocivitas/
Mappatura delle realtà sostenibili nel settore alimentare. Slow Food Italia, in collaborazione con i partner di progetto e grazie alla supervisione scientifica dell'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, promuove una ricerca sulle realtà che abbiano sviluppato un modello di business circolare nel sistema alimentare. Oggetto della mappatura sono startup, realtà pubbliche e private, iniziative dei singoli dal carattere innovativo che rappresentano esperienze di buone pratiche di Circular Economy for Food localizzate nei comuni partner di progetto e nei comuni della relativa provincia. Le migliori case histories individuate nei territori saranno promosse come buone pratiche e inserite in una pubblicazione di Slow Food Editore. Il termine per candidarsi è il 2 giugno. Per maggiori info: https://lvia.it/incibocivitas/
Per rimanere aggiornati sulle iniziative del progetto, è possibile entrare a far parte della community è attiva anche una pagina FB del progetto (In Cibo Civitas).