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Economia | 11 giugno 2025, 19:00

Esportazioni cuneesi in calo del -6,5% rispetto all’analogo periodo del 2024

Tengono in Europa, ma crollano fuori dall’UE. In sofferenza prodotti alimentari, bevande e tabacco (-11,0%) e mezzi di trasporto (-13,9%)

Esportazioni cuneesi in calo del -6,5% rispetto all’analogo periodo del 2024

Le vendite all’estero dei prodotti made in Cuneo nel trimestre gennaio-marzo 2025 hanno superato i 2,5 miliardi di euro, registrando una flessione del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2024; il valore delle importazioni sfiora gli 1,5 miliardi di euro (con un aumento del 7,3%). Il saldo della bilancia commerciale si è attestato a 1.013 milioni di euro registrando un -21,3% rispetto al periodo gennaio-marzo 2024.

La situazione di forte incertezza a livello internazionale ha inciso sull’export cuneese.

Malgrado il calo Cuneo si conferma la seconda provincia esportatrice del Piemonte con il 16,8% delle vendite regionali fuori confine, che rappresentano l’1,6% a livello nazionale. La dinamica esibita dalle esportazioni di merci cuneesi nel periodo gennaio-marzo 2025 è meno positiva sia rispetto a quella evidenziata a livello piemontese (-3,5%) sia alla media nazionale (+3,2%).



"Il calo del nostro export nel primo trimestre 2025 è sicuramente riconducibile alle tensioni e incertezze internazionali, e ci impone una riflessione condivisa su strategie che contemplino l’analisi e l’individuazione di nuovi mercati di sbocco e l’attivazione di percorsi qualificati di accompagnamento - afferma il presidente della Camera di commercio Luca Crosetto. Conosciamo la capacità di affrontare i mercati esteri che da sempre caratterizza le nostre imprese, evidenziata dalla serie storica degli ultimi sette anni, che parla di una crescita continua delle esportazioni, frenata soltanto nel 2020 dalla fase più critica della pandemia, nei quali il nostro sistema imprenditoriale ha dimostrato di saper affrontare con successo le mutevoli esigenze dei mercati internazionali."

Esportazioni della provincia di Cuneo per principali prodotti (dati in euro)


  MERCE


  I trimestre 2024


  I trimestre 2025

Quota anno 2025


  Var.%

Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca

85.261.138

105.057.325

4,2%

23,2%

Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere

1.722.798

1.751.822

0,1%

1,7%

Prodotti delle attività manifatturiere

2.572.412.670

2.379.106.028

95,1%

-7,5%

Prodotti alimentari, bevande e tabacco

936.944.718

833.909.543

33,3%

-11,0%

Mezzi di trasporto

500.469.478

431.097.252

17,2%

-13,9%

Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi

362.732.641

341.848.848

13,7%

-5,8%

Macchinari e apparecchi n.c.a. 
 

354.798.920

330.581.739

13,2%

-6,8%

Chimica e farmaceutica

109.239.540

120.672.568

4,8%

10,5%

Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine ed impianti

90.311.640

96.011.416

3,8%

6,3%

Legno e prodotti in legno; carta e stampa

77.986.301

77.183.528

3,1%

-1,0%

Apparecchi elettrici, elettronici e ottici

70.491.151

71.539.753

2,9%

1,5%

Tessile, abbigliamento, pelli e accessori

50.266.344

51.692.440

2,1%

2,8%

Altri prodotti delle attività manifatturiere

19.171.937

24.568.941

1,0%

28,2%

Prodotti delle altre Attività

15.530.437

15.898.697

0,6%

2,4%

Totale

2.674.927.043

2.501.813.872

100,0%

-6,5%

"Il calo delle nostre esportazioni è un campanello d'allarme da non sottovalutare - sottolinea il presidente Crosetto -. A fronte di un piccolo incremento dell'export nell'Europa UE27 rileviamo una diminuzione molto sensibile nei Paesi Extra Ue con un netto calo verso Canada, Regno Unito e Stati Uniti e una crescita significativa in Cina. Incide in modo sensibile il calo delle esportazioni di prodotti alimentari, bevande e mezzi di trasporto, nostri tradizionali punti di forza. In questo clima di incertezza credo sia prudente attendere i dati del I semestre per capire se si tratta di un fatto contingente o l'inizio di un trend negativo." 

Al rallentamento complessivo delle vendite all’estero ha contribuito in modo decisivo la decelerazione registrata in determinati settori dell’export provinciale. I prodotti delle attività manifatturiere, che rappresentano il 95,1% dell’export totale, segnano un -7,5%, e il comparto alimenti e bevande, settore storicamente trainante dell’export manifatturiero made in Cuneo, e che costituisce il 33,3% delle vendite estere, registra una flessione dell’11,0% rispetto al I trimestre 2024. A seguire i mezzi di trasporto (-13,9%), i macchinari e apparecchi n.c.a. (-6,8%), gli articoli in gomma (-5,8%), il legno e i prodotti in carta (-1,0%).

In questo trimestre la performance migliore è stata registrata dagli altri prodotti delle attività manifatturiere che hanno riportato +28,2%, seguiti dai prodotti dell’agricoltura (+23,2%), da chimica e farmaceutica (+10,5%), dai metalli di base (+6,3%), dai prodotti tessili e dell’abbigliamento (+2,8%), dai prodotti dell’estrazione di minerali (+1,7%) e dagli apparecchi elettrici, elettronici e ottici (+1,5%).

Rilevante la netta dicotomia tra l’export verso l’Unione Europea e i Paesi extra UE.

Il bacino dell’Ue-27 post Brexit ha attratto il 68,3% delle esportazioni provinciali, contro il 31,7% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. La performance delle vendite oltre confine verso i Paesi dell’Ue-27 si è attestato a +1,7%, mentre quello verso i partner commerciali extra Ue-27 post Brexit ha riportato una flessione molto significativa, pari al 20,3%.

I più importanti mercati dell’area Ue-27 si confermano quello francese e tedesco, con quote rispettivamente pari al 18,4% e 15,2%. È da sottolineare che le esportazioni verso questi due Paesi, che tradizionalmente incidono per più di un terzo del nostro export, hanno subito una flessione del 6,7% verso la Francia e dell’1,5% verso la Germania. L’export verso la Spagna, che rappresenta il terzo mercato di sbocco per la nostra provincia, ha invece riportato un buon +5,1%; ottimo il risultato della Polonia (+21,4%), della Romania (+19,0%), della Cechia (+11,8%), seguite da Belgio (+6,1%), Paesi Bassi (+2,1%) e Austria (+0,5%). La Grecia, invece, ha registrato una flessione del 2,3%.

Nel bacino Extra Ue-27 i primi dieci mercati registrano il segno meno, tranne la Cina con un sorprendente risultato pari a +92,9%, dovuto all’aumento dell’export di gran parte dei prodotti, con particolare riferimento ai macchinari e attrezzature per uso generale più che raddoppiato (passato da 5,1 milioni a 13,5 milioni di euro) e alla vendita di altre macchine per impieghi speciali che hanno superato i 6 milioni di euro (erano meno di 1 milione l’anno precedente).

I mercati di maggior rilievo si confermano gli Stati Uniti e il Regno Unito, che rappresentano rispettivamente il 6,4% e il 4,0% dell’export complessivo. 

C’era il timore di un forte crollo dell’export verso gli Stati Uniti che, in effetti, ha fatto registrare una flessione del 16,1% ma meno significativo di altri nostri importanti parner commerciali quali il Regno Unito (-23,8%), l’Arabia Saudita 
(-40,0%), il Canada (-35,8%) e Turchia e Messico (-30,9%). 

Da evidenziare il dato delle esportazioni provinciali verso la Corea del Sud che, con una flessione del 61,7%, è uscita dalla top-ten dei principali mercati di sbocco extra-UE.

Esportazioni della provincia di Cuneo per principali Paesi (dati in euro)

Paesi

I trimestre 2024

I trimestre 2025

Quota I trim. 2025

Var. %

Francia

493.142.635

460.092.409

18,4%

-6,7%

Germania

385.912.359

379.986.293

15,2%

-1,5%

Spagna

167.701.352

176.259.070

7,0%

5,1%

Polonia

141.467.075

171.768.615

6,9%

21,4%

Belgio

72.840.138

77.309.106

3,1%

6,1%

Paesi Bassi

57.153.493

58.330.683

2,3%

2,1%

Romania

43.583.613

51.861.402

2,1%

19,0%

Cechia

42.750.483

47.801.873

1,9%

11,8%

Austria

38.185.844

38.393.687

1,5%

0,5%

Grecia

32.989.564

32.239.032

1,3%

-2,3%

Altri Paesi Ue-27

1.199.200.487

1.007.771.702

40,3%

-16,0%

Ue-27 (post Brexit)

1.680.600.795

1.709.609.945

68,3%

1,7%

Stati Uniti

190.316.906

159.593.561

6,4%

-16,1%

Regno Unito (*)

132.609.355

101.092.452

4,0%

-23,8%

Cina

36.292.177

70.013.261

2,8%

92,9%

Svizzera

48.843.691

44.273.944

1,8%

-9,4%

Canada

54.785.872

35.173.610

1,4%

-35,8%

Turchia

46.821.908

32.344.958

1,3%

-30,9%

Messico

43.490.630

30.039.762

1,2%

-30,9%

Arabia Saudita

30.566.433

18.354.784

0,7%

-40,0%

Israele

18.529.781

17.253.871

0,7%

-6,9%

Brasile

18.860.120

17.085.885

0,7%

-9,4%

Altri Paesi Extra Ue-27

2.053.810.170

1.976.587.784

79,0%

-3,8%

Extra Ue-27 (post Brexit)

994.326.248

792.203.927

31,7%

-20,3%

Mondo

2.674.927.043

2.501.813.872

100,0%

-6,5%

(*) L’Accordo di recesso del Regno Unito dalla UE è entrato in vigore il 1° febbraio 2020. 

A partire da tale data, il Regno Unito è diventato uno Stato terzo. Le serie storiche per le due nuove aree 

Ue-27 ed extra Ue-27 sono state ricostruite per rendere coerenti i confronti temporali. 

Fonte: Elaborazione Camera di commercio di Cuneo su dati Istat

comunicato stampa

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