L’insonorizzazione acustica è l’insieme di tutte le operazioni necessarie per impedire ad un suono di superare una determinata barriera.
Normalmente questo tipo di interventi viene eseguito all’interno di edifici di vario genere, come ad esempio studi dedicati alle produzioni musicali, ma anche aziende produttive, auditorium e uffici per fare in modo che si possa lavorare al meglio.
Sebbene un edificio debba essere normalmente costruito in conformità al DPCM 5/11/1997 (di cui potrete leggere il testo integrale cliccando qui), potrebbe accadere che le costruzioni più antiche non rispettino tali requisiti e diventerebbe in alcuni casi necessario un intervento di insonorizzazione acustica.
All’interno di questo articolo affronteremo la questione, vedendo insieme quali siano i migliori materiali da utilizzare e le soluzioni maggiormente praticate per tali interventi.
Concetti e principi di insonorizzazione acustica
Secondo le principali leggi della fisica, e come testimoniato anche qui, il suono si propaga tramite le vibrazioni delle particelle d’aria, ma può farlo anche all’interno di corpi solidi. In questo caso è più semplice e identificabile la propagazione di rumori di impatto, che potrebbero così propagarsi anche all’interno di corpi solidi come le mura di un edificio.
Lo stesso discorso vale anche per i rumori a media e bassa frequenza.
L’insonorizzazione avviene quindi tramite l’implementazione di uno strato di materiale fonoassorbente, creando così uno spessore tra il muro che delimita la struttura e quello che viene costruito per il contenimento del cuscinetto fonoassorbente.
I migliori materiali fonoassorbenti per l’insonorizzazione acustica
Non tutti i materiali hanno la caratteristica di riuscire ad assorbire il suono una volta collocati come spessore alle pareti e per questo motivo esistono alcuni elementi che hanno specifiche caratteristiche fonoassorbenti.
Tra questi troviamo quelli di tipo fibroso, come ad esempio il sughero, la lana di roccia e la lana di vetro. Esistono anche i materiali che vengono chiamati “a celle aperte”, come il poliuretano espanso o la perlite espansa, che vengono normalmente implementati tramite la tecnica dell’insufflaggio, riempiendo così le cavità presenti nelle pareti.
Infine esistono i materiali che hanno la capacità di isolare il suono, respingendolo indietro: tra questi il migliore è la gomma.
Le soluzioni disponibili per l’insonorizzazione acustica
Partendo così dai materiali è possibile identificare alcune pratiche che possono essere molto vantaggiose per riuscire ad isolare una stanza o un ambiente a livello sonoro.
La prima soluzione che ci sentiamo di suggerire è quella relativa all’installazione di pannelli fonoassorbenti che siano in grado di impedire che il suono raggiunga le pareti della stanza, diffondendosi così negli ambienti limitrofi. Al contempo sarà quasi impossibile percepire rumori derivanti dall’esterno.
Potrete scoprire alcuni dei migliori modelli che si adattano ad ambienti ed esigenze differenti sul sito web marvinacustica.it, all’interno della sezione dedicata alle migliori soluzioni per insonorizzare un ambiente con pannelli fonoassorbenti. Tramite la pagina appena citata potrete scoprire così tutte le soluzioni che l’azienda mette a vostra disposizione, con la possibilità di consultare l’apposita brochure e richiedere un preventivo dettagliato a seconda delle vostre esigenze specifiche.
In alternativa è possibile creare con la pratica del fai da te delle mura di cartongesso ed implementare uno strato di materiale fonoassorbente fibroso, come quelli citati in precedenza, oppure utilizzare il poliuretano espanso con insufflaggio diretto nelle mura.
La prima soluzione è maggiormente adatta agli ambienti professionali dove è necessario avere una buona acustica, come ad esempio uno studio di registrazione o un auditorium.
Per quanto riguarda le alternative, invece, sono maggiormente consigliate in ambiente domestico o in uno studio professionale, dove è sufficiente riuscire ad isolare la stanza da eventuali rumori all’interno dell’edificio.
Ricordate inoltre che i rumori possono provenire anche dalle finestre, per cui potrebbe essere utile l’utilizzo di tendaggi spessi per riuscire a prevenire la propagazione tramite i vetri.
L’isolamento acustico delle pareti: a che cosa serve?
Isolare acusticamente le pareti di una stanza può essere necessario in diversi casi. Ad esempio, studi di registrazione, auditorium, case discografiche e altre aziende legate al mondo della musica hanno bisogno di creare ambienti dove sia impossibile percepire suoni derivanti dall’esterno, e allo stesso tempo isolare quanto viene prodotto dentro la stanza per evitare di disturbare il vicinato.
Se invece parliamo di attività legate ad altri settori, come ad esempio uno studio professionale collocato all’interno di un palazzo, è possibile che sullo stesso piano sia presente un call center con un gran numero di impiegati. In questo caso non sarebbe semplicissimo lavorare con il rumore e il movimento delle persone proveniente dallo spazio confinante e per questo motivo un intervento di isolamento acustico potrebbe venirvi in aiuto.
Anche il traffico e i rumori provenienti dall’esterno, come ad esempio quelli di una stazione o di un aeroporto nelle vicinanze, potrebbero disturbare il lavoro, o magari il sonno di chi vive in un appartamento. Per questo motivo una buona opera di isolamento permetterebbe di migliorare le condizioni di vivibilità dell’abitazione, rendendo più semplice sia la concentrazione che il riposo.