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Attualità | 04 luglio 2023, 12:30

Cuneo, gli alloggi di via cascina Colombaro traslocano nel PINQuA: al loro posto un parcheggio

Si prevede la rilocazione dell'area di edilizia residenziale pubblica nello stabile tra via Madonna del Colletto e via Bernini, con la costruzione di 11 alloggi compresi in uno dei due progetti del Piano

La commissione urbanistica di Cuneo

La commissione urbanistica di Cuneo

Da area di edilizia residenziale pubblica a parcheggio, con “inglobamento” della quota all’interno di uno dei due progetti del PINQuA: è questo il cuore di una delle tre modifiche contenute nella variante parziale 35 al Piano Regolatore della città di Cuneo, presentata nella serata di ieri (lunedì 3 luglio) nel salone del consiglio comunale.

Presenti – oltre ai consiglieri della II commissione – l’assessore Alessandro Spedale, l’ingegner Massimiliano Galli e l’architetto Ivan Di Giambattista, che si sono occupati di illustrare i due punti all’ordine del giorno.

Un nuovo parcheggio a Cuneo: "Bene, ma a vantaggio di chi?"

La prima misura della variante parziale 35 riguarda l’area dell’altipiano, e nello specifico uno stabile - appunto – di edilizia residenziale pubblica in via cascina Colombaro e tra via Madonna del Colletto e via Bernini. L’intenzione, come detto, è quella di rilocare l’area di edilizia nella seconda struttura ricavandone 11 alloggi e realizzare un parcheggio al posto della prima.

Nel 2015 la quota di edilizia residenziale pubblica era stata messa a bando, deserto, così come poi nel 2021 – hanno spiegato i relatori - ; sull’area, quindi, nessun progetto è mai davvero partito. Può essere ci fossero interessi specifici nell’area ma non si sono mai concretizzati e lo stabile è, attualmente, in stato di abbandono. Con questa iniziativa creiamo un parcheggio pubblico e gli alloggi di edilizia residenziale pubblica dove c’è interesse a costruirne”.

Due i consiglieri intervenuti sul tema, ovvero Beppe Lauria e Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni).

Diversi i dubbi – hanno detto i due consiglieri - . Prima di tutto ci chiediamo perché chiudiate contenitori che avrebbero potuto essere recuperati, e in seconda battuta se l’edilizia residenziale pubblica, che a Cuneo ha sempre visto una grande richiesta, non interessi più a nessuno. Un parcheggio lì, poi, va a beneficio di chi? È il viatico per futuri interventi? Il PINQuA ha la dimensione di una variante vera e propria al Piano Regolatore: le finalità possono anche essere buone, ma si crea un precedente molto serio”.

Proposta la modifica di due norme del Piano Regolatore

Il secondo punto della variante riguarda invece via Roncata in frazione Cerialdo, e l’eliminazione della fascia di rispetto stradale nei pressi di una parte della locale casa circondariale destinata a deposito per attrezzature militari: una richiesta arrivata direttamente dal Ministero, con ogni probabilità motivata dall’intenzione di realizzare lavori di ampliamento sulla casa circondariale stessa.

Il terzo e ultimo punto, invece, riguarda la modifica di due passaggi delle norme al Piano Regolatore per inserire la possibilità di cessione gratuita a uso pubblico – a favore del Comune - di are a servizi senza l’assoggettamento. Un’opzione, peraltro prevista da specifica legge regionale, che permetterebbe al Comune di non dover forzatamente assoggettare are non particolarmente interessanti, e che lascerebbe la manutenzione a carico del privato (elemento indubbiamente positivo per la salvaguardia degli equilibri di bilancio): “Non è un obbligo – hanno specificato i relatori - , abbiamo ricevuto specifiche richieste proprio da privati, in questo senso”.

La Edilscavi propone deposito di materiali inerti in via Torre Frati

L’ultimo punto all’ordine del giorno riguarda invece un piano di coordinamento che coinvolge la frazione di Spinetta e via Torre Frati, e la proposta di realizzazione di un deposito di materiali inerti da parte della ditta Edilscavi srl di Margarita in un’area di 28.616 metri quadrati di superficie (33% del totale dell’area).

Secondo quanto riportato da Spedale, Galli e Di Giambattista, la ditta non avrebbe (ancora?) intenzione di edificare nella restante sezione della superficie totale, ma se dovesse voler procedere dovrebbe aver già realizzato questo primo intervento. Per farlo, comunque, dovrà produrre tutta la documentazione necessaria per scongiurare qualunque paventato rischio ambientale legato ai materiali inerti da depositare.

Simone Giraudi

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