Sono state rese note dall’Ufficio scolastico regionale del Piemonte le assegnazioni dei nuovi incarichi ai dirigenti scolastici.
Nel lungo elenco anche il nome di Patrizia Revello, coinvolta in una serie di circostanze scolastiche che l'ha vista protagonista
Patrizia Teresa Revello, (il suo nome per esteso nell’elenco dell’Usr) era dirigente dell’Istituto comprensivo di Venasca-Costigliole fino a poco dopo l’inizio dello scorso anno scolastico.
Dopo la nuova nomina Revello sarà alla guida dell’Ic di Moretta, che comprende Cardè, Casalgrasso, Scarnafigi, Torre San Giorgio, Faule, Polonghera, Villanova Solaro e Monasterolo al posto di Paola Maniotti dell’Ic di Revello in valle Po.
Il nome di Revello è stato agli onori delle cronache nel 2021 per quanto riguarda il comprensivo di Venasca-Costigliole, poi nuovamente dall’inizio dello scorso anno scolastico.
Nel giugno di due anni fa, 25 alunni di origini cinesi delle scuole elementari e medie di Costigliole Saluzzo (sotto la dirigenza della Revello) dopo un anno a casa in educazione parentale che avrebbe dovuta essere impartita dai genitori, erano stati bocciati agli scrutini di giugno con la motivazione di non aver partecipato alle lezioni.
Delle loro assenze non era stato informato il Comune, né tanto meno i servizi sociali e i mediatori culturali.
Per questo motivo, i sindacati scolastici (Cgil, Cisl e Gilda) avevano chiesto la rimozione della Revello dall’incarico.
La dirigente, che nel frattempo era stata sospesa e sostituita da Davide Martini, a fine ottobre del 2022 era stata chiamata dal Giudice di Pace in udienza sulla vicenda, e successivamente reintegrata.
La vicenda aveva avuto poi uno strascico: i genitori del Comprensivo di Venasca-Costigliole, e gran parte del personale, dopo il ritorno a scuola contestavano alla Revello la mancanza dell’attuazione di iniziative scolastiche proposte dagli insegnanti, oltre all’assenza di metodo. Cosa già successa precedentemente negli istituti in cui era stata preside nel saluzzese e nel pinerolese.
Per questo motivo i genitori avevano indetto assemblee e proteste in strada, appellandosi poi all’Ufficio scolastico regionale, che era intervenuto a febbraio riaffidando la reggenza al professor Davide Martini, titolare del Comprensivo di Busca, che già aveva diretto le scuole della valle Varaita nel precedente anno scolastico.