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Attualità | 02 settembre 2023, 19:42

Ventisette giovani da tutto il mondo al rifugio partigiano a Sant'Anna di Roccabruna

Un progetto tra Comune, ANPI ed associazione Servas International, un modo virtuoso di stare insieme e di dare il proprio contributo per un mondo migliore con piccole azioni quotidiane

Ventisette giovani da tutto il mondo al rifugio partigiano a Sant'Anna di Roccabruna

Cinque intensi e bellissimi giorni. Il Rifugio Partigiano “Carlo Fissore” di borgata Sant’Anna di Roccabruna ha ospitato, dal 20 al 25 agosto, ventisette giovani ragazzi tra i 18 e i 28 anni provenienti da diversi Paesi, per un campo estivo della associazione Servas International. 

 

Un progetto sostenuto dal Comune di e dall’ANPI che hanno messo a disposizione gratuitamente il rifugio, in un periodo in cui l’immagine mediatica dei giovani fa trasparire modelli non proprio virtuosi, a dimostrazione che invece è possibile concretamente realizzare un modo virtuoso di stare insieme e dare il proprio contributo per un mondo migliore con piccole azioni quotidiane.

Servas (www.servas.org) è una ONG nata dopo la Seconda guerra mondiale: il suo obiettivo primario è promuovere la conoscenza tra i popoli attraverso l’ospitalità, lo scambio e l’incontro tra persone di diversi paesi, con il fine ultimo di costruire la pace. 

 

“L’idea di base è semplice: se le persone imparano a stare insieme, a condividere la quotidianità e le esperienze, se si conoscono e si accolgono si costruirà una cultura di pace e di non violenza.”

E così i ragazzi, arrivati a Sant’Anna dall’Australia, dal Malawi, dalla Turchia, dal Regno Unito e da diversi paesi della UE utilizzando prevalentemente i mezzi pubblici, hanno fatto la spesa da produttori locali, hanno scelto prodotti sfusi senza imballaggio e si sono fermati nel rifugio con l’obiettivo di stare insieme, godere della natura e trascorrere il tempo a conoscersi. È stata per loro anche l’occasione per scoprire la storia e la cultura del luogo e condividere momenti di riflessione su temi di attualità. 

 

Tra le diverse attività anche un’escursione sui sentieri della memoria. I ragazzi sono stati accompagnati da Carlo Garelli e Luigi Scaglione tra boschi e borgate, sui luoghi cardine dell’attività della 104esima brigata Garibaldi. Hanno poi riflettuto, insieme al giornalista ed assessore alla cultura del comune di Dronero Carlo Giordano, sulla storia dei suoi protagonisti e sui valori delle resistenze di ieri e di oggi. 

 

“Perché il campo aveva, in fondo, come unico scopo la condivisione tra persone che cercano di costruire Resistenze oggi, persone che condividono gli stessi valori, che hanno voglia di confrontarsi. E per i giovani d’oggi confrontarsi oggi significa anche, inevitabilmente, finire a parlare della crisi climatica.”

 

Su quest’ultimo tema, per comprendere meglio e provare a trovare soluzioni capaci fronteggiare, i ragazzi hanno invitato Stefania Dante della rete Climate Fresk. Un incontro davvero arricchente che ha portato ognuno dei ragazzi ad interrogarsi, ascoltare ed esprimersi, condividendo con gli altri la necessità di essere parte attiva di un cambiamento possibile.

 

Tutti cinque giorni di campo sono stati improntati sulla gestione eco-sostenibile, sull’ecologia intesa come “buona gestione del mondo”, riducendo al minimo sprechi, rifiuti e impatto ma massimizzando e facendo il pieno di amicizia e di natura. Grande l’entusiasmo e anche la commozione a conclusione dell’esperienza:

 

“Siamo entusiasti per ciò che abbiamo vissuto: abbiamo parlato di Resistenza e Resistenze, abbiamo percorso il Sentiero Balcone ad anello dal Rocceré a Valmala, abbiamo giocato nel campetto da calcio e in quello da bocce, abbiamo mangiato (vegetariano!) sui tavoli fuori lavando i piatti nella fontana, ci siamo lavati denti guardando le stelle e abbiamo dormito a turno sul prato parlando fino a notte fonda delle nostre diverse culture. Così ora siamo felici, pieni di gratitudine e davvero con qualche consapevolezza in più su cosa questo meraviglioso luogo può dare e su cosa ci serve davvero per costruire un modo migliore ”

 

L’associazione Servas e i ragazzi ci tengono a ringraziare il sindaco di Roccabruna Marco Arneodo, il presidente ANPI Dronero Alessandro Mandrile, gli esperti Carlo Garelli, Luca Scaglione, Carlo Giordano, Stefania Dante e tutti coloro che hanno reso possibile l’esperienza.

Beatrice Condorelli

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