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Attualità | 15 settembre 2023, 19:57

Enrica Dematteis, regina dell’ultra trail, conquista il Tot Dret: "Una gara davvero tosta"

L’atleta della podistica valle Varaita, infermiera della Terapia intensiva neonatale di Cuneo, commenta la sua esperienza. A luglio ha vinto la 100 Miglia Monviso e ad agosto Monviso Trail. Ha corso a fianco di Agnese Valz Gen seconda al traguardo di Courmayeur “ ma con lei con volevo vincere. Sul finale ne avevo di più e l’ho staccata"

Enrica Demattesi con la sorella gemella Luisa all'arrivo da vincitrice al Tot Dret  2023

Enrica Demattesi con la sorella gemella Luisa all'arrivo da vincitrice al Tot Dret 2023

Si è aggiunto un trionfo al medagliere di una stagione eccezionale da stella  dell’ultra trail per  Enrica Dematteis, portacolori della Podistica Valle Varaita.

E’ arrivata prima al "Tor130-Tot Dret", gara collegata al «Tor des Géants» in Valle d'Aosta.  "Una gara molto bella ma molto dura. Veramente tosta, l’ho toccato con mano" commenta,il giorno dopo l’’arrivo al traguardo alle 00,56 di  giovedì 14 settembre, a Courmayeur e dopo ver coperto il percorso, 130 chilometri e 12.000 metri di dislivello positivo in  27h56’15”. 

"Ma sono 140 i chilometri, te ne regalano 10" sottolinea con il sorriso. In 171 hanno chiuso la gara, oltre 220 i ritirati.

A  luglio  a Saluzzo, è stata la  prima donna  della "100 Miglia Monviso", mentre la sorella gemella Luisa, ha trionfato nella "Monviso 60k".  Anche ad agosto le due gemelle, entrambe infermiere all’ospedale di Cuneo, lei in Terapia intensiva neonatale, cugine dei gemelli Dematteis, campioni di corsa in montagna, hanno conquistato nel "Monviso Trail" il primo e il secondo posto. “Ci piace correre, ci divertiamo”.

Enrica ripensa con sentimenti di beatitudine post gara e post adrenalina agli ambienti spettacolari che le sono passati davanti agli occhi, falcata dopo falcata.

“Peccato il tempo, abbiamo trovato pioggia e anche grandine".

Il momento di crisi, si,  l’ho avuto anche io" Era sull’ ultimo colle prima dell’arrivo a Courmayeur al Col de Malatrà, 2925 metri, uno dei luoghi più iconici delle Alte Vie valdostane, un simbolo del Tor des Géants.

"Sono stata presa da un forte mal di stomaco. Non sono riuscita a mangiare niente. Ero davvero sfinita. Poi più che a me ho pensato di farmi forza anche per ringraziare mia sorella Luisa e Pierre per l’assistenza, non facile, lungo il tragitto, nei punti ristoro. Sono stati fondamentali per il supporto psicologico e il cambio zaino. Non conoscevo nulla del percorso e sapere di avere persone vicine è un grande aiuto per andare avanti. Grazie anche alla Podistica Val Varaita che ha fatto il tifo per me a distanza e sul posto”.  

E’ la gara più dura che ha fatto, commenta. "Davvero impegnativa, tra sali e scendi di colli aspri e alti con sentieri tecnici difficili. Non avevo esperienza di competizioni così lunghe, né conoscevo il contesto. A maggior ragione sono contenta di me".

Gran parte della gara  partita martedì da Gressoney  l’ha fatta con gruppi di altri partecipanti. “Parli d’altro, tieni la testa lontana  dai km che devi ancora percorrere".

I primi100 chilometri, sostanzialmente tutto il percorso, lo ha compiuto fianco a fianco con Agnese Valz Gen, la forte biellese arrivata seconda, con un distacco da lei di 43'. "Avevamo lo stesso passo. Mi trovavano bene insieme iin sua compagnia, sia per parlare che affrontare la notte o la pioggia e la grandine. Non c’era competizione tra noi.

Sul finale ne avevo di più e quindi l' ho staccata, ma l’obiettivo non era vincere su di lei. Era chiudere la competizione".

Con un oro in più portato a casa.   

 

 

Vilma Brignone

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