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Attualità | 07 novembre 2023, 14:35

Cuneo, quattro nuovi blocchi e sviluppo in verticale: ecco come sarebbe il nuovo ospedale unico al S. Croce

Ieri sera (7 novembre) al CDT la presentazione del progetto degli architetti Bodino e Nasetta: la nuova struttura "salverebbe" il parcheggio di piazzale Cavalieri di Vittorio Veneto e, rispetto al pubblico-privato, circa 112.500 metri quadri di superficie

Cuneo, quattro nuovi blocchi e sviluppo in verticale: ecco come sarebbe il nuovo ospedale unico al S. Croce

Quattro nuovi blocchi per un aumento della superficie utile (in senso verticale) da 75.000 a 100.000 metri quadri esatti. Ma, soprattutto, lo scongiurarsi dell'addio del quartiere Cuneo centro a quello che negli anni è andato a figurarsi come il suo cuore: la struttura dell'ospedale S. Croce.

È questa la base della proposta progettuale per il nuovo ospedale unico di Cuneo presentata nella serata di ieri (lunedì 6 ottobre) nel salone del CDT di largo Barale. A relazionare in favore del pubblico presente gli architetti Angelo Bodino e Michela Nasetta.

I quattro nuovi blocchi

Come detto, l'aumento di superficie utile che i nuovi blocchi apporterebbero si aggirerebbe sui 25.000 metri quadri.

Il primo blocco – ubicato su via Monte Zovetto e al posto del palazzo dell'Inps – si compone nell'idea progettuale di Bodino e Nasetta di sette piani fuori terra per un totale di 14.382 metri quadri, configurandosi come “l'aggiunta” più corposa.

Il secondo e terzo blocco sono ubicati lungo lo svolgersi di via Michele Coppino e aggiungono in totale 8.831,50 euro (rispettivamente 5.741 e 3.090,50): anche in questo caso si parla di sette piani fuori terra ciascuno, che vanno a unire e proseguire gli attuali blocchi A ed E.

Il quarto e ultimo blocco riguarda invece la struttura del Pronto Soccorso ubicata su corso Monviso e va a unire gli attuali blocchi D e B con un'aggiunta di 1.420 metri quadri. Nel progetto si prevede anche la conservazione del grande parcheggi di piazza Cavalieri di Vittorio Veneto.

Gli interventi di Sturlese e Boselli

Nel corso della serata i consiglieri comunali Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) e Giancarlo Boselli (Indipendenti) – da tempo promotori dello sviluppo del S. Croce – hanno realizzato corposi interventi.

Li riportiamo qui:

Un tira e molla alle battute finali

Per realizzare il progetto, nelle intenzioni dei proponenti, si sfrutterebbero i 310 milioni di euro messi a disposizione da Inail (oltre a quelli regionali per l'ammodernamento sismico del S. Croce). Dato che risulta inferiore ai 410 milioni di euro stimati per la costruzione dell'ospedale unico nella sede dell'attuale Carle: la proposta pubblico-privata della famiglia Dogliani – secondo la Regione – si farebbe però forte prima di tutto di tempi di costruzione più contenuti e poi di un risparmio stimato in circa 60 milioni di euro.

I due progetti, inoltre, si differenzierebbero anche per la quantità di metri quadri sfruttati: il progetto pubblico-privato si aggira infatti sui 112.500.

Mentre la macchina regionale sembra procedere (con rinnovato impegno, stando a quanto comunicato da Alberto Cirio, Luigi Icardi e il commissario dell'ASO Livio Tranchida nell'incontro in Prefettura dello scorso quattro ottobre) verso la realizzazione al Carle, quindi, non rallenta l'opposizione del fronte costituito da chi invece preferisce l'ubicazione più centralizzata.

Un tira e molla che vivrà nei mesi conclusivi dell'anno possibili sviluppi, quando proseguirà l'iter relativo all'analisi della proposta pubblico-privata: il momento della verità, la decisione definitiva sull'ottica che caratterizzerà il futuro nosocomio cuneese, sembra sempre più vicino.

Simone Giraudi

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