Prevista in un primo tempo per il 16 maggio scorso e rinviata a novembre, l’inaugurazione di Cascina Vecchia a San Rocco Castagnaretta dovrà ancora attendere. Quanto, non si sa. Certamente mesi.
L’opera inizialmente doveva essere consegnata dal Comune ai nuovi gestori, un gruppo di imprenditori con in testa Teo Musso del Birrificio Baladin ed Elio Parola contitolare di Open Baladin, nell’autunno 2022, ma dopo due rinvii necessita ancora di ulteriori opere di completamento.
“Lavori di perfezionamento d’intervento, che sono in fase di progettazione definitiva”, spiega l’assessora Cristina Clerico che dal primo momento si è occupata del bando. Quali siano le opere ancora da eseguire non è chiaro, anche se il Comune lo renderà presto pubblico con un comunicato stampa ufficiale: “Porzioni tecnologiche nell’edificio maggiore ed in quella esterna, a completamento di quanto già realizzato” , si limita a dire Clerico.
Anche circa i tempi l’assessora non si sbilancia: “Amo parlare con numeri in mano, verranno confermati nel momento in cui il progetto esecutivo sarà definito”. L’ultimo incontro con il settore Lavori Pubblici è di appena qualche giorno fa, ora la palla passa all'ingegnere Silvia Oberto, direttore tecnico dell’opera, che dovrà fornire un timing preciso sul quale lavorare.
Non è azzardato ipotizzare che tra irreperibilità del materiale, tuttora scarso, e stagione invernale ormai imminente, Cascina Vecchia non potrà essere consegnata ai gestori prima della primavera 2024.
Serviranno poi almeno altri sei mesi ai gestori per completare le opere personali per poter aprire la loro attività. Ricordiamo che a lavori ultimati il futuro di Cascina Vecchia avrà molteplici aspetti: nel caseggiato più piccolo sarà allestito il Museo della Cerealicoltura, che illustrerà cos’è stata la cascina nei secoli, mentre nei due piani dell’ala principale troveranno spazio un’area dedicata alla ristorazione e quella per eventi e convegni.
Ad inizio progetto la durata dei lavori da parte del Comune era prevista in 455 giorni (prima consegna a fine 2021), ma complici gli stop causati dalla pandemia ed una serie di adeguamenti di interventi inattesi la situazione ha subito continui rinvii.
Con le nuove opere lieviteranno anche i costi. Inizialmente previsto in 2.225.000 euro e successivamente già ritoccato di ulteriori 300.000, il budget andrà ancora corretto verso l’alto. La cifra esatta si conoscerà soltanto quando l’ingegner Oberto avrà terminato la progettazione delle opere complementari residue. Nel merito, il Comune ha comunque già accantonato dei fondi.
Una situazione di stallo che lascia perplessi i nuovi gestori: “Sono passaggi burocratici necessari, che purtroppo però fanno perdere del tempo – si limita a dire Elio Parola di Open Baladin -. La cosa che dispiace di più è che noi da aprile stiamo pagando l’affitto su un immobile che occuperemo, se va bene, solo tra sei mesi”.