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Attualità | 10 gennaio 2024, 07:51

Più donne e anziani, meno stranieri e giovani: le "sette sorelle" strette nella morsa del calo demografico

Analizzando i dati anagrafici del 2023 dei principali centri abitati provinciali la situazione è da "piano inclinato": nuove nascite e arrivi dall'estero non compensano decessi e invecchiamento

Foto da Unsplash (credit: Pedro Kummell)

Foto da Unsplash (credit: Pedro Kummell)

Che anche in questo 2023 – in un trend nazionale che prosegue ormai da un decennio – nelle “sette sorelle” cuneesi il dato anagrafico delle nuove nascite sia inferiore a quello dei decessi non dovrebbe purtroppo stupire. Ma quando a questa realtà incontrovertibile si unisce quella del calo della popolazione straniera – per la maggior parte contenuto ma presente in sei città su sette – le prospettive concrete per il futuro si fanno ancor più preoccupanti.

Pochi scostamenti dal 2023, nessuno legato al saldo naturale

È sostanzialmente quanto risulta dall’analisi comparata dei dati anagrafici delle principali città della provincia Granda, pubblicati in questi primi giorni del 2024 dai sette enti comunali.

A livello numerico gli scostamenti non appaiono certo come straordinari. Ma è la loro natura a lanciare un campanello d’allarme: in generale non sono dovuti al naturale saldo – genericamente al ribasso, come detto – ma piuttosto al mero rapporto tra nuove iscrizioni e cancellazioni (che possono quindi essere di origine diversa).

Abitanti: in tutte le sette sorelle più donne che uomini

A crescere come numero di abitanti sono Cuneo (+138 unità), Bra (+154), Savigliano (+155, maggior incremento) e Saluzzo (+17). Il capoluogo di provincia supera i 56.000 abitanti, Bra i 29.900, Savigliano i 21.800 e Saluzzo i 17.500 nel totale.

Fossano è l’unico comune a segnare un risultato di +0, mantenendo invariato il numero dei propri abitanti (24.180 in totale).

A veder calare il proprio numero di abitanti sono invece Alba (-131) e Mondovì (-111), che comunque si attestano rispettivamente sulle  31.282 e le 22.057 unità totali.

Accomuna tutti la presenza maggioritaria di cittadini di sesso femminile.

Stranieri, Cuneo "babilonia" con oltre 108 nazioni rappresentate

Romania, Albania e Marocco figurano come le nazioni straniere più rappresentate sul territorio della Granda. La cui presenza risulta però meno incisiva, nel 2023, in tutte le sette sorelle tranne che nel capoluogo.

Se Cuneo infatti ha accolto 58 nuove unità – arrivando a comprendere un totale di 108 nazionalità differenti – Mondovì (-67), Alba (-50), Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano (-10) perdono terreno in questo senso.

A Saluzzo quasi metà della popolazione ha più di 50 anni

Tutti elementi, questi, che concorrono a tracciare una situazione da “piano inclinato”. Che peggiora ulteriormente se si considera quanto sia ugualmente condivisa da tutte e sette le città – come già detto - la differenza in negativo tra il valore delle nascite e quello dei decessi, che per Cuneo supera i 270 punti e per Alba i 190.

La capitale delle Langhe vede poi la presenza i 539 ultra novantenni, di dodici ultracentenari e di sette persone che compiranno cento anni in questo 2024. Mondovì segna invece oltre 300 ultra novantenni e quattordici prossimi centenari.

A Saluzzo – dato tra i più curiosi in assoluto – quasi il 50% dei residenti supera i 50 anni d’età.

Simone Giraudi

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