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Attualità | 06 febbraio 2024, 16:13

L'impegno vincente dell'Asl Cn2 per le ferite croniche

Esiste un ambulatorio dedicato alle ulcere da 10 anni. Nelle Case della Comunità di Bra, Alba, Santo Stefano Belbo e Canale erogate nel 2023 quasi 17.000 prestazioni

A destra Giovanni Torre, responsabile di vulnologia dell'Asl Cn2 con Giovanni Lamotta, coordinatore delle case di comunità di Bra, Alba, Santo Stefano Belbo e Canale

A destra Giovanni Torre, responsabile di vulnologia dell'Asl Cn2 con Giovanni Lamotta, coordinatore delle case di comunità di Bra, Alba, Santo Stefano Belbo e Canale

Le Ulcere cutanee croniche rappresentano una realtà clinica rilevante a livello mondiale con un impatto devastante sui pazienti e sul bilancio sanitario. Purtroppo ancora oggi, nonostante colpiscano oltre 2 milioni di persone in Italia, vengono spesso sottovalutate e trattate in modo empirico quasi considerate ai margini della medicina eppure molte volte non si tratta di semplici ferite ma  segno  di importanti malattie sottostanti.

Fortunatamente - dice il dottor Giovanni Torre, responsabile del servizio di Vulnologia (ndr da Vulnus: ferita) - la nostra Asl ha sempre avuto un atteggiamento virtuoso ed attento nei confronti di queste lesioni direi quasi pionieristico visto che ha creato un ambulatorio dedicato alle ulcere oltre 10 anni fa”.

Una scelta sanitaria, quella dell’ASL CN2, vincente vista la continua crescita di questa attività, che non si è interrotta nemmeno durante la pandemia riuscendo a fornire una continua assistenza ai pazienti raggiungendoli anche a domicilio quando temevano di uscire di casa.

Quest’anno- dice il dottor. Giovanni Lamotta, coordinatore delle Case della Comunità di Bra, Alba, Santo Stefano Belbo e Canale - grazie ad una attenta e precisa riorganizzazione logistica ed a un personale infermieristico molto motivato siamo riusciti a portare il numero delle prestazioni erogate a quasi a 17.000 con un incremento di circa il 25% su tutte le sedi rispetto al 2022, nessun paziente è stato lasciato indietro indipendentemente dalla sua dislocazione topografica”.

La caratteristica peculiare della nostra attività- racconta il dottor Giovanni Torre - è quella di prendere in carico il paziente con lesioni in modo olistico partendo da un corretto management diagnostico-terapeutico  sino alla gestione delle  componenti sociali ed organizzative che spesso interferiscono con il percorso di guarigione. Tutto questo è stato possibile anche grazie ad una straordinaria rete di collaborazione con gli infermieri delle Cure Domiciliari e con i medici di Medicina Generale”.

L’ambulatorio di Vulnologia inteso quindi come fulcro di una articolata rete sanitaria  in grado di rispondere al crescente bisogno di salute di  pazienti con lesioni quasi sempre anziani , fragili e  distribuiti su un territorio molto vasto.

Parlando di terapia- continua Torre - oltre alle classiche medicazioni avanzate utilizziamo  tecniche di medicina rigenerativa (ndr il gel piastrinico) e metodiche strumentali  come il plasma freddo, inoltre la possibilità di avere a disposizione una sala operatoria a Verduno, grazie al Direttore della Chirurgia (ndr Dr. Stefano Berti), mi consente di trattare le lesioni più difficili con innesti cutanei o con  uno  strumento  che pochi altri centri possono vantare: il debrider  ad Ultrasuoni  attraverso il quale è possibile 'ripulire', in modo praticamente indolore, le ulcere stimolandone la guarigione.”

A completare il quadro -conclude Lamotta- abbiamo attivato anche il servizio di cura a distanza delle lesioni cutanee attraverso la Telemedicina che in Vulnologia assume un ruolo decisivo in quanto permette di garantire una alta continuità assistenziale pur riducendo gli spostamenti ed il conseguente disconfort di pazienti  fragili  o residenti in zone  lontane dagli ambulatori di Vulnologia. Questo servizio viene offerto a domicilio oppure presso le RSA attrezzate”

In campo vulnologico la nostra azienda ha investito molto- aggiunge Torre - e ringrazio il Direttore Generale, i Direttori dei Distretti e la Direzione delle Professioni Sanitarie per il grande supporto che mi hanno sempre dimostrato ma rimane fondamentale sensibilizzare pazienti ed operatori sanitari che di fronte ad una ferita che non guarisce è necessaria la presa in carico specialistica.

comunicato stampa

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